È un’attività particolare, diremmo speciale, quella che nella moltitudine delle competenze svolge il coordinamento aziendale dell’Usl Area vasta nord ovest “Donazione organi e tessuti”, di cui è responsabile il dottor Paolo Lopane. Un lavoro delicato, che se da un lato ha bisogno di una sensibilizzazione nei confronti della popolazione, sul fronte sanitario, medico e procedurale necessità di un’azione ineccepibile. Lucca, in fatto di trapianti di organi e tessuti, vanta una sensibilità che si perde nel tempo, ma in tutto il territorio dell’Area vasta nord ovest è attiva una macchina operativa di primario livello. In Toscana e non solo. Ne parliamo con il dottor Paolovede la nostra azienda a una percentuale del 20 per cento, insieme all’Azienda Toscana Centro, il più basso in assoluto; nel 2024 abbiamo registrato 54 donatori forniti, utilizzati appunto per i trapianti: il confronto con l’anno precedente, il 2023, vede quindi dati in netto miglioramento".
Nel 2024, i pazienti che hanno ricevuto organi sono stati ben 111: "Si tratta di un numero storico – prosegue Lopane – non sono stati mai così tanti; l’Azienda ha procurato 189 donatori di cornea che ci conferma come la nostra struttura aziendale sia collocata al primo posto a livello regionale; identico ragionamento – sottolinea il responsabile – vale per tutti gli altri tessuti diversi dalla cornea che ci pone ai vertici tra le aziende territoriali della Regione".
L’ospedale di Lucca, per esempio, risulta essere una struttura trainante per il reperimento di organi e tessuti, con dati (2024) che danno cenni di miglioramento rispetto al passato.
"Non bisogna mai dimenticare di dire – prosegue il dottor Lopane – che il nostro è un lavoro di gruppo e di coordinamento della Terapia intensiva; un dato che dà sollievo è quello che riguarda la percentuale di opposizioni che fa riferimento al 2024, nettamente in miglioramento".
Il termine “opposizione” è fondamentale per chi si occupa di trapianti: sta a significare il diniego al prelievo dell’organo o del tessuto da trapiantare di una persona deceduta che, nel caso non l’avesse sottoscritto quando era in vita e in virtù di un diniego dei familiari, non consente appunto di procedere al prelievo. Non una variabile qualsiasi ma un passaggio dirimente.
"Siamo costantemente impegnati nell’opera di informazione e sensibilizzazione – va avanti Lopane – considerando questa attività fondamentale affinché le persone assumano consapevolezza; del resto, per procedere nel lungo e impegnativo lavoro di trapianto di organi e tessuti è necessario l’accertamento della volontà donativa ma ci conforta che in lucchesia e più in generale in Toscana si registrino i più bassi indici di opposizione".
A Lucca, inoltre, esiste un importante regolamento relativo al blocco operatorio: "È importante – dice Lopane – perché ci consente di bene operare con l’equipe che si reca qui per effettuare il prelievo dell’organo, la stessa che nelle sedi preposte (cioè quelle delle Aziende universitarie di Pisa, Firenze e Siena, ndr) esegue l’impianto sul paziente ricevente; è un lavoro complesso e di monitoraggio stretto, risultato dell’impegno di medici infermieri e oss, di équipes multidisciplinari e trasversali; questi dati – conclude il medico – concorrono a dimostrare chiaramente l’ottimo livello di assistenza delle nostre strutture ospedaliere".