L’ultima tragedia a Fornaci. Arrivano i primi indagati

Sono un manager della Kme e il direttore della fabbrica dove morì Nicola Corti

L’ultima tragedia a Fornaci. Arrivano i primi indagati

L’ultima tragedia a Fornaci. Arrivano i primi indagati

Non si ferma il lutto per la morte di Nicola Corti, operaio di 50 anni rimasto schiacciato dai rulli di rame giovedì scorso mentre lavorava al reparto di laminatoio dell’ottone all’interno dello stabilimento della Kme di Fornaci di Barga. Nel frattempo sono emersi i nomi dei primi due indagati per la tragedia dell’operaio. Si tratta di Manuele Fanucci, direttore dello stabilimento di Fornaci di Barga e Marco Miniati, manager del gruppo Kme. Si tratta di un atto dovuto, in vista dell’autopsia che verrà svolta mercoledì pomeriggio dal professor Luigi Papi, su incarico dal pm Laura Guidotti. Sicuramente presenzieranno all’esame consulenti sia della famiglia che degli indagati. Nel frattempo, dopo uno sciopero da parte dei lavoratori dello stabilmento, è ripartito il lavoro all’interno della Kme di Fornaci di Barga, anche se quanto è successo una settimana fa non potrà mai essere scordato e meno che mai potrà essere dimenticato Nicola Corti che lavorava all’interno della "Metallurgica" di Fornaci da circa 30 anni.

Proseguono le indagini per risalire all’esatta dinamica di quello che è successo il 15 maggio scorso. Sono al vaglio degli inquirenti anche alcune immagini estrapolate dalle telecamere all’interno della fabbrica, e proseguono i rilievi nel reparto dove è morto Nicola. Anche ieri mattina nell’impianto dove è avvenuta la tragedia, il forno flottante 2 all’interno del reparto Laminatoio, erano in corso nuovi rilievi da parte dei Carabinieri e dei tecnici del servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro dell’Azienda Sanitaria Toscana Nord Ovest. L’impianto dove ha perso la vita Nicola Corti resta per il momento sotto sequestro e non è dato sapere quanto ancora rimarrà fermo.

Dopo l’esito dell’autopsia, che come detto si terrà mercoledì, si potranno svolgere i funerali dell’operaio, che tanto era conosciuto e amato a Barga, dove aveva sempre vissuto. La sindaca Caterina Campani, già nelle ore successive alla tragedia, ha ribadito che nel giorno delle esequi verrà proclamato lutto cittadino. Intanto la famiglia sta vivendo nel più stretto riserbo questi terribili momenti di dolore. E’ distrutta la madre Antonia ed ugualmente distrutta la moglie Rachele con la figlia Giorgia a cui si stanno stringendo gli amici e le persone più vicine nel tentativo di portare un poi’ di conforto dopo il dramma che ormai le accompagna da alcuni giorni.

Iacopo Nathan