Fa discutere il progetto di Imt “Patrimonio difficile”, la passeggiata in quattro tappe nel centro di Lucca per riflettere su un passato che rimanda a momenti e periodi storici che ancora necessitano di una elaborazione.
Sulla questione si esprime Luca Lupi, biografo di Carlo Piaggia, socio corrispondente della Società Geografica Italiana e membro dell’Accademia delle Scienze di Siena.
"Nella definizione di “passato scomodo”, “realizzazioni del fascismo” ed “eredità difficile” di alcune opere dedicate a personaggi lucchesi è stato inserito anche il monumento dedicato a Carlo Piaggia, sito sotto le logge del Palazzo Pretorio in piazza San Michele - dice Lupi - Questo ingiusto e indegno accostamento dell’esploratore lucchese ad un passato scomodo e una conseguente eredità difficile mi tocca di persona e mi impone di precisare chi fosse Carlo Piaggia per riportare una verità storica altrimenti travisata. Evidentemente non si conosce il personaggio e la storia del suo monumento. Piaggia è stato un grande esploratore italiano nel continente Africano, caratterizzato dal suo lato umano nei confronti delle popolazioni locali e della natura, rifiutando sempre il concetto chiave di colonialismo".
"Nei suoi racconti - continua Lupi - emerge la non-violenza con la quale tratta sempre gli indigeni, inorridito e scandalizzato dalla ferocia degli schiavisti arabi. Piaggia è un personaggio del quale non ci si può e non ci si deve mai vergognare. Il suo passato fu limpido, meritorio, coraggioso. Non si capisce per quali motivi sia stato inserito nel percorso di trekking urbano dove andare ad osservare e criticare l’operato dei personaggi individuati come forieri di un passato scomodo e di una eredità difficile".