MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

“Ma sull’etichetta niente Doc, Docg, Igt“

L’avvocato lucchese Nicola Virdis, in passato si è occupato di raccogliere una minuziosa (e corposa) normativa per quello che concerne...

L’avvocato lucchese Nicola Virdis, in passato si è occupato di raccogliere una minuziosa (e corposa) normativa per quello che concerne il mondo del vino: dalla produzione all’imbottigliamento al trasporto. E’ il “Manuale di diritto vitivinicolo”, risalente ad alcuni anni fa e, ultimamente, in fase di aggiornamento da parte del professionista. "La normativa sui vini dealcolizzati – spiega Virdis – nasce a livello europeo per esigenze che arrivano, semmai, da alcuni Paesi del nord Europa: se la decisione avesse dovuto prendere piede in Italia, non saremmo mai arrivati a legiferare in tal senso".

Prosegue l’avvocato: "La nomenclatura europea usa i termini dealcolizzati, parzialmente dealcolizzati e dealcolizzazione, mentre il decreto ministeriale ha scelto di usare i termini dealcolati, parzialmente dealcolati e dealcolazione: in Italia – prosegue – li chiameremo vini dealcolati o parzialmente dealcolati e il relativo trattamento lo denominiamo dealcolazione". Virdis spiega che si parla di "dealcolato se il titolo alcolometrico effettivo del prodotto non è superiore a 0,5% vol. oppure parzialmente dealcolato se il titolo alcolometrico effettivo del prodotto è superiore a 0,5% vol. ed è inferiore al titolo alcolometrico effettivo minimo della categoria che precede la dealcolizzazione (in pratica da 0,5 fino a 8,5 gradi)".

L’avvocato, inoltre, precisa che "possono essere sottoposti a pratiche di dealcolizzazione vino, vino spumante, vino spumante di qualità, vino spumante di qualità del tipo aromatico, vino frizzante, vino frizzante gassificato: in pratica, per semplificare, possono essere dealcolati i vini fermi, i vini frizzanti e vini spumanti". Ma ci sono anche dei paletti che la norma specifica chiaramente. Ancora Virdis: "Nessun vino dealcolato (fermo, frizzante o spumante) può fregiarsi della denominazione di origine o dell’indicazione geografica – spiega – cioè, i vini Doc, Docg, Igt, non potranno essere venduti come vini dealcolati o parzialmente dealcolati".

Maurizio Guccione