
Mai più panini in piena notte. Addio al chiosco ”Bono Bao“
Un altro locale storico della nostra città rischia di chiudere definitivamente, stiamo parlando del famoso Bono Bao, la paninoteca, in Piazzale Martiri della Libertà, che in dieci anni di continua attività ha saputo diventare un punto di riferimento delle notti lucchesi; riuscendo ad attrarre nelle serate del fine settimana tantissimi ragazzi e ragazze che, per un motivo o per un altro, decidevano di far sosta in questo piccolo locale poco distante dalle mura cittadine per mangiare un panino, bere qualcosa o semplicemente per stare in compagnia con i propri amici prima di spostarsi per andarsi a divertire in altri locali o di ritorno verso casa.
Conquistati da questa piccola attività aperta anche di notte a cui ben presto si sono affezionati fino a farla diventare un vero e proprio luogo di incontro in una città che, in fatto di vita notturna, ben poco ha da offrire ai propri giovani. Eppure, dal prossimo 30 aprile, tutto ciò rischia di scomparire per sempre a causa della decisione di mettere nuovamente a gara, con un nuovo bando, la gestione del piccolo chioschetto che, anche se mantenuto sotto la stessa gestione o riaperto sotto una differente, dovrà sottostare a vincoli più stringenti che renderebbero di fatto impossibile l’attuale proseguimento dell’attività così come è stato fino ad ora, infatti, i nuovi vincoli inseriti limiterebbero lo svolgimento dell’attività alla mezzanotte durante la settimana e non oltre l’una di notte nei festivi e prefestivi.
Ciò obbligherebbe a cambiare quello che è stato fino ad oggi lo stile tipico del locale e a ridimensionare l’attività dato che è proprio dopo lo scoccare della mezzanotte che si registra la maggiore affluenza di clienti.
"Se chiudiamo creiamo un grosso buco economico, sia per i fornitori che per il pubblico – ci spiega il titolare della panineria Bono Bao Peter Manfredini -. Abbiamo sempre pensato di gestire l’attività in maniera efficiente e di offrire un servizio notturno fatto bene; in dieci anni abbiamo avuto pochi casi di disordine pubblico, non ci sono prove che creiamo disturbo e anzi ci siamo sempre impegnati per mantenere in ordine e pulito anche il piazzale davanti al locale. Chiediamo solo di poter continuare con la nostra attività e il nostro lavoro. Inizieremo anche una raccolta firme qui al chiosco ed è già partita una petizione online".
Andrea Falaschi