REDAZIONE LUCCA

Mallegni sfiderà Renzi "Matteo, con me perdi"

Il senatore di Forza Italia capolista nel collegio plurinominale della Toscana "Avrei corso volentieri contro Marcucci, ma ora l’obiettivo è il 9% regionale"

"Caro Matteo, con me perdi": ecco il guanto di sfida gettato a Matteo Renzi da Massimo Mallegni, il senatore uscente di Forza Italia che quasi sul filo di lana è stato scelto come capolista nel collegio plurinominale dell’intera Toscana dal partito azzurro, lasciando il suo posto nel collegio uninominale di Massa, Lucca, Pistoia e Prato al rappresentante di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra. Nel plurinominale, Mallegni se la vedrà con altri esponenti illustri della politica nazionale, a partire da Matteo Renzi che sarà capolista per Italia Viva e Azione, ma anche con l’ex presidente del Senato Marcello Pera, dato come capolista per Fratelli d’Italia.

Senatore Mallegni cosa è successo? Tutti la davano come candidato del centrodestra nel collegio senatoriale uninominale dov’è anche Lucca e invece la troviamo capolista per Forza Italia nel listino proporzionale.

"Nella ripartizione nazionale dei collegi, il calcolo ha portato ad assegnare il collegio in questione a Fratelli d’Italia: è solo un fatto numerico del quale si deve prendere atto. Avrei corso volentieri nell’uninominale contro Marcucci, che peraltro ha fatto altre scelte. Sono comunque soddisfatto che in quel collegio ci sia un elemento che rappresenta il territorio come Patrizio La Pietra e non qualche fantasioso...".

La sua sfida è ora nel collegio proporzionale plurinominale.

"Guardi, su 200 senatori, 133 saranno eletti in questo modo, ovvero con un metodo proporzionale e solo 67 nell’uninominale: nella maggior parte dei casi, quindi, i cittadini si troveranno a scegliere un partito, e non la coalizione, con un listino bloccato che rappresenta comunque il territorio. Mi potranno votare tutti i toscani, e dunque ovviamente anche chi abita a Massa, Lucca e Pietrasanta, tanto per dire. Quello che assicuro è che sarò una garanzia per il territorio, solo che sarò in tutte e dieci le province e non solo in quattro. Una scelta rafforzata anche dal fatto che sono il coordinatore regionale del partito e che mi è stato chiesto di garantire la mia presenza ovunque".

Si troverà Renzi nel listino proporzionale del Senato. Come la vede?

"Mi stimola molto lo scontro con Renzi, lui pensa a battere Berlusconi, ma intanto deve provare a prendere più voti di me e sono convinto che perderà, perché la credibilità non è nel suo zaino. Chiaro che crescono le mie responsabilità visto che me la dovrò vedere, tra gli altri, con Pera e Renzi".

Sicuro di passare e essere rieletto?

"Di sicuro non c’è nulla, perché dipenderà dagli elettori, ma su otto senatori che verranno eletti con il proporzionale, almeno uno sarà di Forza Italia e dunque penso che continuerà il mio lavoro a Roma nell’interesse della Toscana. In questi due anni abbiamo creato una comunità intorno a Forza Italia che non può essere abbandonata. Non sono un tipo solitario e mi batterò per la mia gente fino alla fine".

Come intende muoversi per la campagna elettorale?

"Ho già programmato un tour per tutte e dieci le province, partirò da quella di Lucca il primo settembre, e sarà il modo per presentare il nostro programma. Vogliamo radicare la nostra presenza in Toscana oltre le stesse elezioni politiche, non dimentichiamoci che avremo all’orizzonte anche le elezioni regionali dove vogliamo essere protagonisti: votare per noi significa anche guardare alle regionali, senza dimenticare che la destra senza il centro moderato non vince e non convince".

Tutti i sondaggi vi danno per favoriti: non vede rischi in questa sorta di elezioni dichiarate già vinte?

"Non sono assolutamente vinte, il centrodestra è in vantaggio ma se Forza Italia non raggiunge almeno il 15 per cento a livello nazionale non è detto che si abbia la maggioranza dei seggi. Dobbiamo garantire almeno il 9 per cento in Toscana, sarà il modo per assicurare la maggioranza alla Camera e al Senato al centrodestra".

Che aria respira a Roma?

"C’è un’aria positiva: le persone sono nauseate dalle campagne di odio della sinistra, da parte nostra dobbiamo fare proposto e non critiche: ecco la risposta che deve dare il centrodestra".

Fabrizio Vincenti