Paolo Pacini
Cronaca

Lo salvano dall’infarto, poliziotta lucchese compie il “miracolo” insieme a un collega

L’episodio in pieno centro a Cremona, dove lei presta servizio. La lucchese Lucrezia Magaddino: “Momenti drammatici, poi il lieto fine...”

Lucca, 21 dicembre 2024 – “Un passante ha attirato la nostra attenzione indicandoci un uomo accasciatosi a terra in strada per un malore improvviso. Io e il mio collega della Volante ci siamo precipitati in pochi attimi, abbiamo avvisato il 118 e ci siamo attivati con le procedure di primo soccorso che ci hanno insegnato. Abbiamo capito che non c’era un secondo da perdere. Sono stati momenti molto delicati, quell’uomo aveva gli occhi girati, il battito cardiaco azzerato, aveva le labbra bianche, non respirava... Ma alla fine siamo riusciti a salvarlo con massaggio cardiaco e defibrillatore”. Sorride soddisfatta Lucrezia Magaddino, 30 anni, poliziotta lucchese in servizio da un paio di anni alla Squadra Volanti di Cremona. Insieme al collega Giovanni Longobardi ieri mattina intorno alle 9 ha praticamente riportato in vita un 47enne colto da un gravissimo infarto per strada, nel centro della città lombarda.

“In effetti – racconta Lucrezia Magaddino – il cardiologo che l’ha visitato ci ha poi detto che sarebbe bastato un ritardo di un minuto e quell’uomo non ce l’avrebbe sicuramente fatta a superare l’infarto. E’ andata bene davvero. Noi non abbiamo perso un attimo e per fortuna eravamo lì nei pressi con la Volante. Il mio collega gli ha subito praticato il massaggio cardiaco, mentre io mi occupavo del defibrillatore che abbiamo in dotazione”.

MAGADDINO
Lucrezia Magaddino con il collega

“E’ stato un soccorso abbastanza complesso – sottolinea la poliziotta lucchese – , abbiamo liberato il torace dagli abiti e proseguito con il massaggio cardiaco, seguendo le indicazioni e le tempistiche del defibrillatore stesso. Ci sono voluti alcuni drammatici minuti. Poi, dopo la prima scossa elettrica, l’uomo si è improvvisamente ripreso. Era pallidissimo, non parlava, ma ci ha sorriso ed è stato un bel momento. Una volta che ha ripreso i sensi, l’abbiamo messo in posizione di sicurezza. Poi sono arrivati i soccorritori del 118 con ambulanza e auto medica. L’hanno portato in ospedale e trattato con urgenza. Una situazione critica che si sarebbe trasformata in tragica entro un minuto o due, senza quel pizzico di fortuna che ci ha visto passare proprio lì a due passi con la nostra Volante. Però è anche vero che il motto della Polizia è “esserci sempre...“”.

E Lucrezia, va detto, è figlia... d’arte. Il padre Martino Magaddino è stato infatti uno stimato poliziotto della Questura di Lucca fino al suo pensionamento nel 2019, prima in servizio per molti anni alla Squadra Volanti e poi negli uffici di viale Cavour. E la figlia adesso, dopo aver frequentato la Scuola allievi agenti Polizia di Stato ad Alessandria e il successivo servizio a Cremona, ne sta seguendo le orme. Tra pochi giorni, l’8 gennaio prossimo, Lucrezia sarà tra l’altro trasferita proprio alla Questura di Lucca. Va dove ti porta il cuore, è il caso di dire. ​​​​​