REDAZIONE LUCCA

Precipitazioni quasi da primato, prevedibili i dissesti del terreno. Lucchesia, manutenzione non più rinviabile

Da inizio anno già caduti 564 millimetri, a fronte di una media storica di 283. Tante criticità per il territorio. Fortunatamente il livello del fiume Serchio questa volta non ha generato situazioni di particolare allarme

Operai e volontari al lavoro per la frana al ponte fegana (foto Borghesi)

Operai e volontari al lavoro per la frana al ponte fegana (foto Borghesi)

Lucca, 16 marzo 2025 – Si conclude oggi una settimana segnata, anche in Lucchesia, dai continui bollettini di valutazione delle criticità meteo. Siamo passati dal giallo all’arancione con una punta rossa per 4 Comuni della pianura di Lucca. Abbiamo vissuto una ripetizione quotidiana di parole e di concetti che forse ha portato all’assuefazione se non alla negazione e al tentativo di fuga dalle previsioni non gradite. Eppure i dati sono stati eloquenti sia per i quantitativi di pioggia sia per i possibili effetti che si sono verificati. Le frane ci sono state e non sono eventi imprevedibili.

Ben 215,8 millimetri di pioggia in gennaio, a fronte della media storica di 127,6; 177,2 millimetri in febbraio a fronte della media di 106,2 e già 171,2 millimetri fino alle ore 18 di ieri in questo mese di marzo a fronte della media di 100 millimetri. Oggi nel centro storico siamo già a 564 millimetri di pioggia dall’inizio dell’anno a fronte della media storica di 283,8 millimetri.

Andando a leggere le descrizioni degli scenari di eventi previsti si trova per le criticità di tipo idrogeologico e idraulico: “Possibilità di fenomeni diffusi di instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici nonché di frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango; possibilità di significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale…” questo a fronte del livello arancione, ovvero: “Possibilità di innesco di frane superficiali/colate rapide di detriti o fango in bacini di dimensioni limitate e ruscellamenti superficiali anche con trasporto di materiale con conseguenti possibili danni localizzati alle infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali esposti…” nel caso di criticità gialla.

Criticità diffusa quella per le frane in Lucchesia, con diverse località interessate e con molti disagi per l’interruzione delle strade. E’ stato evidenziato in alcuni aggiornamenti della protezione civile che “nel Bacino del Serchio più che i livelli del fiume principale preoccupa la possibilità di dissesti di versante. L’elevata saturazione del suolo espone maggiormente il territorio al rischio di dissesto e incrementa più facilmente le piene dei fiumi per ogni ulteriore quantità di pioggia caduta”.

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Operai e volontari al lavoro per la frana al ponte fegana (foto Borghesi)

In effetti guardando ai dati della pioggia, tralasciando le ultime 48/72 ore che hanno visto il primato di alcune località della provincia di Firenze, è evidente che la provincia di Lucca ha registrato i livelli di pioggia più elevata sia nei primi 15 giorni di marzo sia nell’ultimo mese. Rispettivamente piazzando 8 località lucchesi nella classifica “top 20” toscana relativa alla prima metà di marzo sia arrivando a piazzare 11 località nella classifica “top 20” dell’ultimo mese. Primato confermato anche guardando i dati dell’Autorità di Bacino, con il Serchio che ha il primato della piovosità in Toscana, al pari del bacino del fiume Magra in Liguria, nei vari periodi compresi tra il primo marzo 2024 e il 28 febbraio scorso.

Anche la Lucchesia nella notte fra venerdì e sabato ha registrato livelli idrometrici superiori alla prima soglia di attenzione sia per la Freddana fra le ore 22.25 e le 2.30 con la punta massima di 1,76 metri sullo zero idrometrico e una portata di 24 metri cubi al secondo; sia sull’Ozzeri, che ha superato il primo livello di guardia fra le ore 23.30 di venerdì e le 8.55 di ieri sabato, con la massima verso alle ore 3.40 quando ha sfiorato il secondo livello di guardia con 1,78 metri sullo zero idrometrico.