Urla, sputi, pugni e vessazioni di vario genere ai danni della compagna sono costati il carcere a un lucchese. Venerdì pomeriggio, a Lucca, i Carabinieri della Stazione del Cortile degli Svizzeri hanno infatti eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione a carico di 41enne di Lucca, disoccupato, che lo scorso 16 settembre è stato condannato dal Tribunale di Lucca a 2 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia, commesso in danno dell’ex compagna dall’anno 2019 al 28 aprile 2024.
Le indagini coordinate dalla Procura di Lucca e condotte dalla Stazione Carabinieri di Lucca, hanno permesso di accertare che l’uomo, durante il periodo di convivenza con la compagna in un piccolo appartamento del centro storico di Lucca, aveva sottoposto la donna a maltrattamenti, in alcune circostanze anche davanti ai figli minori.
Dopo alcuni anni di pacifica convivenza, il 41enne, a seguito di alcune vicissitudini di natura personale, ha cominciato ad avere atteggiamento violenti nei confronti della donna. In un primo momento litigi verbali nel corso dei quali l’uomo la offendeva con pesanti ingiurie e danneggiava suppellettili e mobili, comportamenti che con il passare del tempo divenivano sempre più gravi, fino ad arrivare a vere e proprie aggressioni fisiche, nel corso delle quali la spintonava, la colpiva con dei pugni, le tirava i capelli e la umiliava con sputi in faccia.
Questi comportamenti alla fine hanno costretto la donna ad allontanare l’uomo dall’abitazione, ma questi non si era affatto rassegnato. E così la sera dello scorso 28 aprile, nel tentativo di rientrare in casa, aveva aggredito nuovamente l’ex compagna spintonandola e tirandole i capelli. Un’aggressione interrotta solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lucca, che aveva costretto il 41enne a fuggire per evitare l’arresto. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nella casa circondariale di Lucca, dove sconterà la condanna.