REDAZIONE LUCCA

Manifattura, niente processo partecipativo

Bocciata la richiesta della Lega in consiglio regionale (dove si defilano Forza Italia e FdI). Si riparte dall’aula comunale

Niente percorso partecipato sul progetto di riqualificazione della Manfattura. Ma anche rischi per un vero e proprio strappo nel centrodestra che potrebbe essere non privo di conseguenze politiche sopratutto su base locale.

Queste la duplice conseguenza della bocciatura da parte del consiglio regionale della proposta avanzata della Lega di attivare per Lucca il percorso partecipativo e consentire così il coinvolgimento dei cittadini lucchesi sul destino della Manifattura, sulla scorta di quanto fatto altrove in base a una legge regionale.

La proposta, portata avanti dal capogruppo in Regione della Lega Elisa Montemagni, è stata respinta dall’assemblea – nonostante il voto favorevole oltre che della Lega anche del 5 Stelle – con il voto contrario del Pd, compresi i consiglieri Valentina Mercanti e Mario Puppa.

Non hanno invece votato, un po’ a sorpresa, i consiglieri di Fratelli d’Italia, tra cui Vittorio Fantozzi, mentre l’unico esponente di Forza Italia non ha partecipato a nessuna delle votazioni in programma. Una distinzione che rimarca il diverso atteggiamento sul progetto di recupero proposto da Fondazione Cassa e Coima, con la Lega che da tempo è critica e con Fratelli d’Italia favorevole.

"Da sempre – spiega Elisa Montemagni – siamo stati convinti che riguardo al futuro dell’ex Manifattura di Lucca, dovessero essere consultati direttamente i cittadini; a tale scopo avevamo presentato un documento che è stato, poi, bocciato dall’Aula. In forza della Legge regionale 46 del 2013, voluta fortemente dalla Sinistra e poi maldestramente in questo caso accantonata e disconosciuta, proponevamo l’attivazione di un percorso partecipato, proprio per consentire ai lucchesi di dare la propria opinione sull’importante questione".

Percorsi, già avviati per esempio, nel caso di Sant’Orsola a Firenze.

"Mercanti del Pd ha affermato con forza che tale ipotesi di coinvolgimento dei cittadini viene da lei supportata – aggiunge Montemagni – ma che ritiene debba partire dall’amministrazione comunale. Veniamo volentieri incontro alla sua richiesta: nelle ultime ore, come riferitoci dal nostro capogruppo Minniti, è stato depositato al consiglio comunale un atto similare a quello discusso in consiglio regionale. In questi anni la giunta Tambellini, di cui anche Mercanti fino a pochi mesi orsono faceva parte, non ha mai preso, colpevolmente, in considerazione la voce dei residenti, dei comitati e nemmeno delle tante figure autorevoli che si sono mostrate sensibili al tema; se oggi Mercanti si dice concorde con noi sulla partecipazione, ci aspettiamo un atteggiamento diverso della maggioranza lucchese".

"Visto che Tambellini e la sua giunta dal 2019 ad oggi, si sono guardati bene da coinvolgere i cittadini – aggiunge Giovanni Minniti – abbiamo deciso di presentare un atto che consentisse un’ampia partecipazione anche a livello comunale. Siamo curiosi di vedere come si comporterà l’amministrazione locale; si uniformerà a quanto deciso dai suoi esponenti in Regione, oppure vorranno finalmente dare la parola ai lucchesi, vista la delicatezza e rilevanza dell’argomento?".

Fabrizio Vincenti