REDAZIONE LUCCA

Manifattura, nuova manifestazione di interesse

La Music Innovation Hub di Milano propone all’amministrazione un progetto per farne uno spazio innovativo dedicato alla musica

Ex Manifattura, ecco una nuova manifestazione di interesse. Dopo quella presentata nei mesi scorsi da Coima Sgs (e che coinvolge la Fondazione Cassa), ecco un’ipotesi alternativa per recuperare lo storico edificio che occupa una consistente parte della zona ovest del centro storico.

E, come nel progetto Coima, al centro del dibattito da mes in città, anche la nuova opzione arriva da Milano a dimostrazione delle potenzialitàò della ex-Manifattura.

Nei giorni scorsi, infatti, è stata protocollata a Palazzo Orsetti una proposta di rigenerazione urbana indirizzata all’attenzione del sindaco Tambellini da parte della Music Innovation Hub Spa, come capofila di un progetto che coinvolgerebbe altri soggetti che stanno sviluppando una rete nazionale per rigenerare spazi abbandonati dei centri storici attraverso la leva della cultura, e in particolare della musica.

A formulare la proposta per conto di Music Innovation Hub Spa è stato lo stesso presidente di quella che è attualmente l’unica impresa sociale della filiera musicale, Andrea Rapaccini, esperto in programmi di sviluppo e change management e fondatore nel 2009 di Make a Change, il primo movimento italiano per la promozione del business sociale che cinque anni più tardi confluisce in Vita, l’editore di riferimento del terzo settore.

Secondo Rapaccini, all’interno dell’ex Manifattura sarebbe possibile sviluppare un network di hub creativi, centri di produzione culturale e formazione in ambito digitale e tecnologico. Il tutto grazie alla presenza di un gruppo di imprese che dallo scorso anno stanno collaborando per sviluppare progetti di business sociale all’interno di spazi da recuperare in giro per l’Italia, all’insegna della complementarietà con altri progetti già presenti nelle città.

Come? Nel caso di Lucca, valorizzando prima di tutto la tradizione musicale cittadina e, ancora, sviluppando sinergie con Campus, l’Università del Turismo, che proprio in un’altra parte dell’edificio dovrebbe trovare spazio, anzi avrebbe già dovuto trovare non ci fossero stati i ripetuti stop ai lavori Piuss.

Spazio, nella proposta, anche allo sviluppo di servizi integrati e di una offerta non competitiva con l’attuale tessuto ricettivo lucchese: qualcosa dunque destinata a ospitare persone, da non sottrarre comunque alla rete alberghiera, presumibilmente indirizzata verso il mondo della formazione e della scuola.

Un approccio, niente più, in attesa di sapere se il Comune di Lucca è interessato a sviluppare la proposta, che vanta in qualche modo un precedente all’epoca dei progetti Piuss. Correva l’anno 2009 e sindaco era Mauro Favilla, quando, proprio nella Manifattura, il manager di molte star della spettacolo David Zard – insieme a Campus e Imt – recapitò una proposta di interesse per trasformare l’edificio in una Accademia delle arti e delle tecniche dello spettacolo, dove poter formare figure professionali che andavano dall’artista al macchinista.

Non se ne fece di nulla dopo un primo approccio positivo.

La palla ora è di nuovo a Palazzo Orsetti.

Fabrizio Vincenti