
Un dipendente della Perini indossa la mascherina (foto Alcide)
Lucca, 18 luglio 2020 - Dalla carta igienica alle mascherine facciali, perché chi dorme non prende pesci. E in tempo di pandemia le risposte devono essere ancora più rapide.
E’ quello che hanno pensato alla Fabio Perini Spa, storica azienda del territorio che fa parte della Business Area Körber Tissue e che ha messo a punto un nuovo brevetto per produrre in grandissime quantità mascherine facciali ecocompatibili. Tutto è nato in piena pandemia, quando i tecnici dell’azienda si sono messi a pensare. «Nelle prime settimane di lockdown – spiega Enrico Zini, responsabile marketing – abbiamo fatto la nostra parte fornendo gratuitamente prodotti come la carta igienica o l’asciugatutto specialmente a strutture sanitarie del nord che si trovavano in gravi difficoltà. Poi ci siamo detti che potevamo fare qualcosa di più".
Che ha preso forma in circa sessanta giorni, giusto il tempo di passare dalle idee ai fatti e arrivare a concepire la produzione delle prime mascherine ecocompatibili. Costi bassi, elevate quantità e produzione ecosostenibile: ecco i tre punti di forza lungo i quali è stato sviluppato il nuovo brevetto che consente di arrivare a produrre un milione di mascherine a base di cellulosa e bambù in otto ore di lavoro. E le richieste, visto il continuo profilarsi della pandemia in tutto il mondo, sono subito schizzate.
Sia per l’acquisto del nuovo brevetto che è naturalmente compatibile con le macchine per la produzione tissue presenti in tantissime cartiere di tutto il mondo, sia attraverso la richiesta diretta a Fabio Perini Spa di approvvigionamenti di mascherine.
«Per noi è la prima volta – spiega Dario Giannini, responsabile della linea produttiva – ma non significa assolutamente che vogliamo entrare in competizione con i nostri clienti. E’ un modo per offrire loro un servizio aggiuntivo, in un momento in cui la produzione di altri prodotti nei loro stabilimenti è già molto elevata, ma il nostro business principale resta nella fornitura di soluzioni tecnologiche".
I rotoli di mascherine (da 100-120 pezzi ciascuno) escono a getto continuo dallo stabilimento di Mugnano come pure da uno posto negli Usa e le richieste arrivano praticamente da tutto il mondo. Mentre sono allo studio ipotesi per riuscire a personalizzare le mascherine, Fabio Perini Spa ha messo a segno un altro colpo. E Lucca, ancora una volta, è protagonista dell’innovazione tecnologica. © RIPRODUZIONE RISERVATA