
Massaggi a luci rosse Giro di prostituzione in un centro benessere
"Finalmente è la parola fine" commentano sollevati i “vicini di casa“ del centro benessere smantellato dalla polizia in via Pisana, dove i servizi offerti ai clienti sarebbero andati ben oltre i trattamenti estetici. Lì, al primo piano di un palazzo pieno di uffici, dietro un appartamento all’apparenza discreto, si sarebbe “nascosto“ un vero e proprio giro di prostituzione. "Da circa un anno era un costante viavai di gente. A tutte le ore - raccontano i vicini - uomini italiani, stranieri, di tutte le età. Non se ne poteva più". Un corposo giro di clienti che trova spiegazione nelle indagini della polizia, iniziate appunto l’anno scorso e terminate ieri mattina con l’arresto di una donna di 49 anni, cittadina cinese e residente a Firenze, ritenuta la responsabile del reato di sfruttamento della prostituzione ai danni di giovani connazionali. Cinque le persone indagate: 3 cinesi e due italiane.
L’inchiesta è nata a ottobre dello scorso anno, dopo che la polizia municipale di Altopascio aveva segnalato delle attività illecite, sempre a carattere sessuale,
svolte da alcuni cittadini cinesi in un appartamento di quel Comune. Dagli accertamenti della squadra mobile è poi venuto fuori che il “centro massaggi“ si era trasferito a Lucca, in via Pisana 180 appunto, in un appartamento dato in locazione a una cittadina cinese dal marzo 2022. Ma tra quelle quattro mura, secondo le indagini, sarebbe avvenuto anche molto altro: lì alcune ragazze ci vivevano e si prostituivano. Mentre la 49enne arrestata si occupava di organizzare le attività e di intascarsi i soldi; un uomo, di 54 anni, era il titolare del contratto di locazione che, per gli inquirenti sarebbe stato sottoscritto proprio a questo scopo, considerato che il suo numero di telefono era quello utilizzato per prendere gli appuntamenti. Una donna, di 40, era invece la titolare del centro aperto ad Altopascio, chiuso poi a dicembre dello scorso anno.
Indagati anche i proprietari ell’immobile: padre e figlia, di 88 e 42 anni, ai quali l’amministratore del condominio avrebbe più volte riportato le segnalazioni e le lamentele degli altri condomini. A destare sospetti, il continuo viavai di persone anche fuori orario. Ad essere sfruttate sarebbero state in 4, tutte non in regola. Il prezzo delle prestazioni era tra i 50 e i 100 euro, che i clienti - tra cui qualche professionista - mettevano in una cassa all’ingresso. Ieri la giornata di lavoro è stata interrotta dagli agenti di polizia. All’interno dell’abitazione c’era la “maîtresse“, per cui è scattata la custodia cautelare in carcere a Pisa, e una ragazza, non ancora identificata e arrivata in Italia da poco, impegnata con un cliente. La giovane è stata portata in questura, a disposizione dell’ufficio immigrazione. Trovati, e sequestrati, circa 5mila euro, due cellulari e un computer.
Teresa Scarcella