REDAZIONE LUCCA

Medico sospeso un anno, sconcerto e sorpresa tra le associazioni della Lucchesia

Il professionista, un 60enne iscritto all’Ordine di Roma, è indagato per truffa aggravata e peculato. Prestava servizio per ambulatori Usl

Indagini dei carabinieri di Bagni di Lucca e del NAS di Livorno

Indagini dei carabinieri di Bagni di Lucca e del NAS di Livorno

Lucca, 13 aprile 2025 – Sorpresa e sconcerto fra le associazioni della Lucchesia attive nel pronto soccorso e nella gestione sanitaria di eventi sportivi per il provvedimento del tribunale di Lucca che ha sospeso per un anno dalla professione medica e dal relativo esercizio di pubblico servizio un medico di 60 anni residente a Lucca. Il professionista era infatti spesso impegnato per conto dell’Usl Toscana Nord ovest nell’assistenza sanitaria con ambulanze o ambulatori temporanei in occasione di vari eventi e Lucca e in altre province toscane. Adesso dovrà però fermarsi per un anno.

I Carabinieri della Stazione di Bagni di Lucca e del NAS di Livorno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del Tribunale di Lucca che applica al medico sessantenne della USL, residente a Lucca ma domiciliato a Pisa, l’interdizione per un anno dalla professione medica e dal relativo esercizio di pubblico servizio medico. E’ accusato di truffa aggravata e peculato, a seguito di indagini iniziate a fine 2023 dopo una denuncia di furto presentata ai Carabinieri di Bagni di Lucca da un altro medico. Questi aveva denunciato la sparizione di un hard disk portatile contenente dati sensibili dei suoi assistiti, sparito dal proprio ambulatorio insieme a due apparecchi diagnostici di ingente valore in uso ad un collega. Da qui i primi sospetti proprio verso il medico ora sospeso, che pochi giorni prima aveva usufruito di quei locali per un’attività professionale svolta a favore della Croce Rossa, in occasione dell’assistenza sanitaria a una gara ciclistica.

I militari di Bagni di Lucca hanno portato avanti una prima fase investigativa per poi farsi affiancare dal NAS di Livorno, la cui competenza tecnico sanitaria è stata importante oltre che per le successive indagini anche per la valutazione degli esiti di due perquisizioni operate in tempi diversi nella residenza ed altri domicili in uso all’indagato.

Qui sono stati rinvenuti svariati quantitativi di prodotti d’impiego ospedaliero, abbigliamento sanitario, strumentazione diagnostica, materiale medicale, presidi deputati al pronto soccorso o per uso ambulatoriale. Tutti materiali e medicinali diversi da quelli fruibili nelle farmacie private, tra cui anche parecchi farmaci, dei quali alcuni inseriti nelle tabelle del Decreto Legislativo 309/1990 riguardante gli stupefacenti o destinati alle cure palliative.

I presidi sanitari sarebbero stati asportati da sedi e ambulatori delle province di Lucca, Pisa e Livorno facenti capo all’USL Toscana Nord Ovest, Misericordie e Punti Emergenza Territoriali, dove aveva prestato la propria opera quale medico convenzionato. Ma le indagini hanno fatto emergere anche altri presunti reati. Lo stesso medico, infatti, per tre anni, dal gennaio 2022 al dicembre 2024, avrebbe truffato il servizio sanitario nazionale percependo compensi non dovuti per quasi 1600 ore di prestazioni mai eseguite, per un corrispettivo non inferiore ai 36.000 euro. Infatti negli orari indicati sarebbe risultato contemporaneamente in servizio in contesti diversi con orari sovrapposti tra quelli prestati alla USL e quelli svolti in regime privatistico all’Ufficio Sanità Marittima Aereo e di Frontiera della CRI o presso altri incarichi. Nel corso della perquisizione sarebbero stati trovati nella sua disponibilità timbri e datari riconducibili ad Enti sanitari pubblici, presumibilmente utilizzati per attestare il falso. Alle indagini hanno collaborato i militari della Guardia di Finanza di Lucca per gli connessi accertamenti economico finanziari.

P.Pac.