Giulia Prete
Cronaca

Meno furti, più violenze sulle donna: il ‘codice rosso’ è il vero allarme

Il colonnello Sessa ha presentato l’attività di un anno del comando provinciale: diminuiscono gli episodi di criminalità, mentre aumentano i reati di genere

La criminalità diminuisce ma aumentano i reati di genere

La criminalità diminuisce ma aumentano i reati di genere

Lucca, 29 dicembre 2024 – Criminalità e reati in calo, soprattutto i furti in abitazione, ma cresce il numero delle donne vittime di violenza.

Sono dati preoccupanti quelli presentati ieri mattina in occasione del brindisi di fine anno organizzato dal comando provinciale dei Carabinieri che, alla presenza del colonnello Arturo Sessa e dei vertici del comando di Lucca, ha condiviso con la stampa il bilancio del 2024.

Un bilancio decisamente positivo, dove spiccano anche numerosi arresti, che però nasconde una nota amara: la violenza di genere.

Negli dodici mesi che a breve ci lasciamo alle spalle, ci sono sono stati ben 341 i codici rossi attivati dall’Arma, ovvero quasi un caso di violenza di genere al giorno. “Sono dati in aumento rispetto allo scorso anno – ha spiegato il colonnello Sessa – Numeri che rilevano quanto il fenomeno della violenza di genere sia estremamente importante e radicato nel nostro territorio”.

Tra i dati, numeri che lasciano senza parole: ben 167 i casi di maltrattamenti in famiglia, 107 gli atti persecutori, 27 reati a sfondo sessuale e altre 34 condotte che hanno portato all’attivazione del codice rosso. “Quasi un codice rosso al giorno – ha aggiunto il colonnello – significa un onere burocratico particolarmente impegnativo: in caso di attivazione, occorre sentire la vittima anche in modalità protetta, raccoglie dati, compresi quelli sanitari e attivare i centri antiviolenza”.

Durante l’anno sono state emesse, inoltre, ben 109 misure cautelari di cui 38 per divieto di avvicinamento alla vittima o alla casa familiare, 51 applicazioni del braccialetto elettronico, 8 arresti domiciliari e 12 custodie cautelari in carcere. “Alla Centrale operativa di Lucca arrivano tutti gli alert dei braccialetti elettronici della Provincia – ha spiegato ancora Sessa –. Abbiamo, in media, 120/130 braccialetti da monitorare, e ogni giorno arrivano oltre 100 alert da verificare. Spesso si tratta di un falso allarme, ma richiedono comunque opere di accertamento”.

I numeri mostrano il notevole e incessante impegno dell’Arma in questo delicato settore che si avvale anche di militari specializzati e del qualificato supporto del Reparto Analisi Criminologhe - Sezione Atti Persecutori del Ra.CIS di Roma.