REDAZIONE LUCCA

“Mentre parlate noi sborsiamo decine di migliaia di euro in più“

Imprenditori di Lucca criticano Confartigianato e Confesercenti per non rappresentare i loro interessi sui rincari del suolo pubblico. L'amministrazione comunale conferma la decisione.

“Ma il sindacato dei ristoratori di Confartigianato e quello di Confesercenti da chi sono composti? E a nome di chi parlano?”. Inizia così la riflessione di un numeroso gruppo di imprenditori di piazza San Francesco, piazza Anfiteatro, piazza Santa Maria e Porta dei Borghi, alla luce delle prese di posizione sui rincari del suolo pubblico apparsa in questi ultimi giorni sugli organi di informazione.

“Domande – affermano gli imprenditori nel loro intervento – che sorgono spontanee, leggendo dichiarazioni che sembrerebbero provenire da chissà chi, ma di certo non da associazioni di categoria che, al contrario, dovrebbero tutelare gli interessi degli imprenditori.

Ci domandiamo: Confartigianato e Confesercenti quanti iscritti contano in piazza San Francesco? O in piazza Anfiteatro? O a Porta dei Borghi? O nelle altre zone colpite dagli aumenti delle tariffe? Ci viene da pensare pochi, pochissimi, visto che qua ci sono imprenditori che si trovano costretti a sborsare decine di migliaia di euro in più rispetto a quanto preventivato. Ripetiamo: decine di migliaia di euro. E dobbiamo leggere che un’associazione di categoria in particolare (Confartigianato), di fronte a questa stangata, applaude l’amministrazione comunale e dice addirittura che gli “esercenti dovrebbero essere contenti”.

“Roba da non credere – rincarano la dose gli imprenditori delle aree “passate di grado“, dunque dove la tariffa è sensibilmente cresciuta – . Di sicuro i comunicati di Confartigianato e Confesercenti non rappresentano il sentimento degli imprenditori colpiti dalla stangata del Comune. Che è invece un sentimento di rabbia e fortissima preoccupazione”. Un braccio di ferro, sulla questione tariffa del suolo pubblico, che continua chiamando in causa più voci, non esattamente in accordo tra loro. Da parte dell’amministrazione comunale, come ha specificato l’assessore al commercio Paola Granucci, il provvedimento è esecutivo e non si torna indietro.