Il Mercato del Carmine e la società che lo rappresenta, la ’4223‘, ospita sabato e domenica “I custodi del cibo”, una due giorni dedicata alla biodiversità toscana, con laboratori per grandi e bambini, il mercato agricolo, e ancora incontri sui temi dell’agrobiodiversità, insieme ai presidi divulgativi delle Comunità del cibo. Il Carmine, ancora una volta, apre le porte secondo il rispetto di una vocazione e una storia che si fondono con la peculiarità che ispira i componenti della ’4223‘: concepire il vecchio mercato del centro di Lucca quale luogo di scambio, divulgazione del sapere e del patrimonio, in questo caso, strettamente legato ai territori, come i prodotti della terra. La due giorni sarà molto fitta di appuntamenti.
"Per la prima volta le comunità del cibo della Garfagnana, della Maremma, di Montespertoli e delle Colline del Chianti, del Monte Amiata, oltre che due realtà ancora troppo poco conosciute dal grande pubblico, come la Banca Regionale del Germoplasma in Garfagnana e i Coltivatori Custodi della Toscana – spiegano dalla ‘4223‘ – si riuniscono per due giorni ad ingresso libero con incontri e laboratori per bambini e adulti, mostra mercato, dibattiti su un ampio spettro di tematiche derivanti dai temi dell’agrobiodiversità, e presidi informativi sulle comunità del cibo. Autentici paladini della nostra epoca perché c’è un urgente bisogno di diffondere consapevolezza riguardo ai temi agricoli e alimentari per ripensare le nostre abitudini di acquisto".
Si parlerà di agricoltura sostenibile e agroecologia, pratiche di comunità circolari, specie vegetali a rischio, tutela degli itinerari della transumanza (se ne parla in un talk, ma anche in una mostra fotografica), riduzione dell’impatto ambientale delle imprese, ma anche incontri sui grani antichi e sui fermentati, show cooking e degustazioni, laboratori per i più piccoli su agrobiodiversità e macinazione. Tutti temi dei Custodi del cibo in una manifestazione che ha lo scopo di diffondere consapevolezza attraverso la testimonianza diretta di chi opera in questo ambito da considerare strategico, anzi, irrinunciabile per il futuro. Diciannove saranno le aziende agricole provenienti dalle Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità della Garfagnana, Monte Amiata, Maremma, di Montespertoli e delle colline del Chianti. Inoltre, una rappresentanza dei Coltivatori Custodi della Toscana e della sezione locale della Banca Regionale Germoplasma in Garfagnana. Le due giornate, contrassegnate da laboratori, giochi e momenti specifici di approfondimento, saranno aperte al pubblico dalle 11 fino alle 17.45 a ingresso libero.