Sarà un’esplosione di gioia il concerto di Mika al Summer Festival, il 19 luglio, unica data italiana del suo tour europeo.
“Allegria, gioia saranno su quel palco come manifestazione di resistenza, le porterò con me fino a 80 anni spero, butterò lì tutta la mia anima. Mi perderò. Per ora nella mia vita ho sempre scelto la follia pericolosa ma sana del palco“. Mika “confessa“ anche il suo legame profondo con Lucca mentre è collegato da Londra, preso tra concerti e registrazioni (in cinque paesi e in quattro lingue). “Lucca è perfetta per portare il mio show in questo ambiente incredibile che è il Summer Festival – dice l’artista libanese –. Ero a Lucca anche per Capodanno, segretamente, in una piazzetta dove ho tirato petardi insieme al mio nipotino. Una città piccola che proprio anche per questo ti consente cose che a Firenze non puoi fare“.
“Sono super felice di portare sul palco lucchese il mio spettacolo – aggiunge Mika –, che sarà un po’ di teatro un po’ di opera, il mio mondo musicale abbastanza eclettico. Volevo uno show che fosse la summa di tanti capitoli della mia vita, quindi in inglese, francese, italiano. Con la libertà di andare verso la musica classica e elettronica. Gli artisti devono avere il coraggio di costruire questi mondi uscendo dal vincolo erosivo del solito giro di promozione del disco. I sold out che sto riscuotendo in diversi Paesi stanno a significare che il pubblico è entrato in quel mondo“.
Un mondo che parla molto anche toscano. “Certo, al concerto in qualche modo racconterò un angolo della mia vita attuale, nel casolare tra Lucca e Firenze dove ho trovato pace e ispirazione vera. Non è rendere omaggio, una parola noiosa, che odio. Ma sarà proprio parlare al pubblico del mio legame con l’Italia e con la musica“. Una sorpresa per il pubblico ma anche per lui il pubblico sarà un po’ una sorpresa. “Non so che platea aspettarmi il 19 luglio. Spero curiosa, calda, generosa, visto il legame antico tra Lucca e la musica. E anche un po’ pazza“.
E se dovesse scegliere una canzone tra quelle che porterà in concerto a Lucca, ci sono pochi dubbi. “Any other world“ che ha sullo sfondo Beirut. “25 anni di guerra che hanno restituito un paese fratturato con tanti morti, tanti poveri. Chi ha vinto e cosa?“. Ci sta anche la domanda sull’Eurovision e le polemiche anti israeliane. “E’ giusto avere un’opinione rispetto a quello che accade. Ed è giusto manifestare – sottolinea Milka –purchè questo non sfoci in violenza“.
Il conto alla rovescia è scattato per lo show di Mika che sarà un unicum assoluto come promette l’artista stesso. “Insieme sperimenteremo pezzi e alcune chicche che saranno solo lì, sul palco del Summer Festival“. Un concerto anche liberatorio. “Sono stato rifiutato a scuola, al conservatorio. Ero sempre non abbastanza classico, non abbastanza pop o elettronico o semplicemente non abbastanza“. Invece Mika a Lucca sarà tanto, tutto.
Laura Sartini