
"Io e mia madre non viviamo più, siamo disperate. Siamo ostaggio di atti ostili, condotte violente e bizzarrie di alcuni...
"Io e mia madre non viviamo più, siamo disperate. Siamo ostaggio di atti ostili, condotte violente e bizzarrie di alcuni vicini di casa perennemente ubriachi che ci rendono la vita impossibile. Abbiamo fatto segnalazioni anche alle forze dell’ordine, esposti, richieste di aiuto, ma sembra tutto inutile... Di fatto queste persone agiscono impunemente". E’ il disperato appello di una 36enne lucchese che abita a San Vito, nelle vicinanze del Centro per l’impiego, con la madre settantenne malata da tempo. Una situazione sempre più e difficile da gestire per due donne sole.
"Tempo fa – racconta – hanno persino aggredito mia madre, invalida e malata di tumore, perché cercava di spiegare a queste persone che il pezzetto di terreno, la resede, accanto alla nostra abitazione è di nostra proprietà. Sono sempre ubriachi e violenti. Spesso accendono addirittura falò in giardino: l’ultima volta poche sere fa le fiamme hanno lambito la mia auto e hanno incendiato alcuni locali interni alla loro proprietà. Ma se prende fuoco tutto, noi che fine facciamo? Possibile che la violenza si combatta solo quando è tardi?"