REDAZIONE LUCCA

Misericordia, la nuova sede sarà all’ex Banco di Napoli

Il Proposto Rocchi: "Compromesso già sottoscritto, con il mutuo acquisteremo l’immobile e entro un anno - imprevisti permettendo - avverrà il trasloco"

L’ex Banco di Napoli a Sant’Anna (foto Alcide)

Lucca, 27 dicembre 2020 -  Doppio bersaglio centrato. La Misericordia di Lucca finalmente trova una sede consona e l’ex Banco di Napoli, fuori Porta S.Anna - da troppo tempo tristemente consegnato all’oblio - si toglie la polvere e torna a nuova vita. Uno dei maxi contenitori abbandonati da anni, oltretutto uno dei più in vista, non sarà più un pugno nell’occhio. Due buone notizie a cui se ne aggiunge una terza, come sottolinea il Proposto della Misericordia - ora in fase di passaggio del testimone - Cesare Rocchi.  

«Facciamo tutto con le nostre forze senza aiuti pubblici - dice il noto industriale lucchese che ha guidato la Misericordia negli ultimi dieci anni - . Dopo vari tentativi andati a vuoto con il Comune, intrappolati in una burocrazia ragnatela che non ci ha dato scampo, e anche grazie alla proprietà dell’ex Banco di Napoli che ci è venuta incontro con un ottimo prezzo, 900mila euro, abbiamo condotto felicemente in porto il risultato. Il compromesso è già sottoscritto, con il mutuo acquisteremo l’immobile e entro un anno - imprevisti permettendo - avverrà il trasloco".  

La concretezza dell’industriale lucchese dell’olio fa piazza pulita di incertezze e temporeggiamenti. E a fine mandato al vertice della Misericordia - "non mi sono riproposto, dopo dieci anni è giusto che entrino in campo nuove energie" - mette a segno il risultato straordinariamente più importante: la nuova sede che permetterà ai mezzi di assistenza di lasciare piazza del Salvatore in centro storico dove resteranno gli uffici amministrativi. "Nella sede storica stiamo lavorando per rendere l’archivio visitabile e anche per creare un Museo, mentre tutta la parte operativa della Misericordia - annuncia Rocchi - si trasferirà a S.Anna. L’ex Banco di Napoli avrà bisogno di migliorie, ma non molte: è strutturato in modo funzionale e moderno, ha l’ascensore e i parcheggi. Il progetto è pronto, il cantiere dovrebbe concludersi entro 6-7 mesi". Un traguardo importante anche per la città, di cui la Misericordia, per il momento, si fa interamente carico.  

«E’ chiaro che se le Fondazioni volessero e potessero aiutarci questo avrebbe ricadute benefiche sui servizi - sottolinea Rocchi - , anche perché tra le mission imminenti c’è quella di ristrutturare il palazzo di Segromigno Monte, prezioso lascito del cavalier Giovanni Petrini che ha anche donato i soldi necessari per iniziare i lavori di riconversione a centro anziani e anche per disabili. Facciamo 4-5mila servizi con il 118 che sono praticamente a rimessa. Con la legge Salvini è difficile far quadrare i conti dell’ospitalità degli extracomunitari, che continuiamo in spirito di carità, qualcuno di loro è diventato anche un bravissimo volontario. Ma è tutto in salita. Personalmente ho avuto la fortuna che sotto la mia gestione ci sono state persone benemerite che hanno contribuito a sostenere la Misericordia, ma gli aiuti sono sempre fondamentali". Conclusione in bellezza per il ruolo di proposto della Misericordia, iniziato nel settembre del 2010. "La ciliegina sulla torta - commenta Cesare Rocchi con evidente e legittimata soddisfazione - . Non potevamo più coabitare con il centro. I gazebo dei locali aumentavano, i nostri mezzi per fortuna pure, un disagio reciproco crescente. Ora finalmente la Misericordia volterà pagina". Ora sì.  

Laura Sartini