
La Polizia di Stato di Lucca ha arrestato per due volte nel giro di un mese un cittadino italiano di 41 anni per violazione del divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata di 46 anni
Non si era fatto troppi scrupoli a molestare la sua ex neppure in concomitanza con la Giornata dei diritti delle donne. Quasi una doppia provocazione la sua. E così la Polizia di Stato di Lucca ha arrestato un cittadino italiano di 41 anni per violazione del divieto di avvicinamento alla ex fidanzata di 46 anni.
L’arresto, avvenuto nel tardo pomeriggio dell’8 marzo, è stato possibile grazie all’alert del braccialetto elettronico che ha rilevato l’avvicinarsi dell’uomo alla donna. Gli equipaggi delle volanti, una volta ricevuto l’allarme, si sono portati sul posto e lo hanno arrestato poco distante dall’abitazione della donna tutelata.
L’uomo era stato già arrestato per lo stesso motivo il 6 febbraio scorso quando era ancora in attesa dell’installazione del braccialetto, ed è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. In sede di processo per direttissima, il giudice ha disposto ora nei suoi confronti l’obbligo di firma due volte al giorno presso la Questura.
Esattamente un mese prima, come detto, il 41enne era stato sorpreso dagli stessi poliziotti che seguono il suo caso mentre teneva d’occhio il luogo di lavoro della sua ex, da cui doveva tenersi ad almeno 150 metri di distanza.
Intorno alle 13.30 di giovedì 6 febbraio era stato individuato in un locale nei pressi di Porta San Pietro. Appena pochi giorni prima, il 25 gennaio, gli erano stati revocati gli arresti domiciliari ai quali era sottoposto dal 2 novembre proprio a causa di atti persecutori nei confronti della donna.
I poliziotti, nell’occasione, erano intervenuti inizialmente per identificare un uomo che, a detta dei dipendenti del locale, era solito consumare senza pagare il conto. Gli agenti delle Volanti, che conoscevano bene la vicenda, l’hanno sorpreso mentre osservava il luogo di lavoro della ex, da cui doveva tenersi ad una distanza minima di 150 metri, in attesa dell’installazione del braccialetto elettronico in programma per la settimana successiva. Così l’avevano arrestato e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Adesso il nuovo episodio a ridosso del primo, che suscita una certa inquietudine, anche se alla prossima violazione il 41enne rischia di finire dritto in carcere.
P.Pac.