JACOPO NATHAN
Cronaca

La tragedia di San Lorenzo a Vaccoli: morta in casa per un incendio. Comunità sotto choc

Beata Boruszkowska, 63 anni, è stata trovata senza vita nel suo letto dopo che le fiamme avevano avvolto la sua abitazione in via di Vaccoli. A niente è servita la disperata corsa del personale del 118

Il sopralluogo della polizia dopo l'incendio nella villetta dove è morta la 63enne

Lucca, 11 maggio 2024 – Una tragedia. Le fiamme che divampano dalla casa, la richiesta di aiuto che arriva da parte dei vicini, la corsa disperata del personale del 118 insieme ai vigili del Fuoco nel cuore della notte, e poi la tragica notizia. Beata Boruszkowska, 63 anni, nata in Polonia ma residente a Lucca da molti anni, è stata trovata in camera da letto, in condizioni critiche, morta presumibilmente per i fumi esalati a seguito di un incendio nato a seguito di un malfunzionamento di una stufetta elettrico, che avrebbe dato il via ad un incendio, risultato poi mortale. I fatti risalgono alla notte di ieri, intorno alle 3.30, quando i residenti di via di Vaccoli, alle porte della città, sono stati allarmati dal fumo e dal forte odore di bruciato, prima di rendersi conto delle fiamme che si alzavano dall’abitazione. Le fiamme hanno in breve invaso l’abitazione ma senza arrivare alla camera dove si trovava la vittima. Sarebbero stati i fumi a ucciderla: attorno alle 4 è stato constatato il decesso. A nulla è servita la corsa dell’automedica e del personale dell’ambulanza della Misericordia di Lucca, insieme ai vigili del Fuoco, che hanno tentato di salvare la donna, ma per lei non c’era più niente da fare.

La Procura ha aperto un fascicolo, la casa è stata messa sotto sequestro e il pm Alberto Dello Iacono ha disposto l’autopsia, che verrà svolta sulla salma di Beata Boruszkowska nei primi giorni della prossima settimana. Come detto, al momento e stando ai primi accertamenti di vigili del Fuoco e investigatori della polizia, l’incendio si sarebbe originato per cause accidentali, anche se al momento nessuna ipotesi è ancora da scartare. La donna, di origini polacche, viveva in via di Vaccoli da tanti anni, ha un figlio, che non viveva più con la madre, e non voleva abbandonare la sua casa.

A pochi passi da San Lorenzo a Vaccoli, ma immersa completamente nel verde. Una casa autonoma, nascosta da una grande villa abbandonata da anni, con un grande giardino tutto intorno, che la riparava da tutto e da tutti. A vederla dopo il tragico incidente, la casa non ha perso la sua compostezza. Una villetta autonoma, tra alti alberi e un piccolo porticato all’esterno. All’esterno dell’abitazione, davanti alla finestra da dove le fiamme sono presumibilmente divampate, si sono accumulati i detriti.

Le persiane distrutte, pezzi di vetro della finestra infranta, ma anche oggetti di uso quotidiano. Alcune mascherine Ffp2, vecchi ricordi del periodo della pandemia che, secondo quanto raccontano i vicini, aveva particolarmente toccato la signora Beata, ma anche una griglia da barbecue, con il carbone che era a pochi passi dall’ingresso, in un ripostiglio, o una grattugia da cucina, completamente carbonizzata. Come se il tempo si fosse fermato nel cuore della notte, quando le fiamme hanno annerito il muro e il tetto della casa, portandosi via anche Beata Boruszkowska.

Una donna riservata e introversa, ma sempre molto gentile, come tutti i vicini la descrivono. Andava a fare colazione alla pasticceria sulla strada principale, comprava il giornale all’edicola del paese, sempre educata. In tanti si sono fermati davanti al grande cancello che divide la villa dalla strada, cercando di capire meglio cosa fosse successo nella notte, qualcuno arrivando in bicicletta, altri spingendosi fino al piazzale davanti alla casa di Beata, sperando magari di vederla ancora lì, sperando di non sentire la tragica realtà.