Lucca, 18 novembre 2024 – Un mazzolino di rose, un gesto di pietà nel punto dove è stato trovato il corpo senza vita di Antonio Ramunno, 69 anni, pensionato di Badia Pozzeveri, frazione di Altopascio. L’uomo giaceva a bordo strada quasi sotto una siepe a pochi metri da casa.
All’inizio si pensava a un malore, ma ora si fa concreta l’ipotesi di un’auto pirata che l’avrebbe falciato venerdì notte in via dei Centoni, buia e pericolosa. Carabinieri e Polizia municipale di Altopascio cercano indizi e testimonianze vagliando anche le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza.
A chiedere con forza che si faccia luce su questa tragedia dai contorni poco chiari è in particolare il figlio Gerry Ramunno, abitante a Buggiano, che lancia anche un appello.
“Non è stato un malore. Mio padre è stato sicuramente investito e scagliato a bordo strada mentre tornava a casa a piedi. Faccio appello a chiunque possa aver visto qualcosa, magari una vettura con la carrozzeria danneggiata. Se avete notato qualcosa vi prego di rivolgervi alle forze dell’ordine... Voglio giustizia per mio padre. Chi l’ha investito, come fa a dormire la notte?”.
Antonio Ramunno, ex carrellista in pensione della “Mcn Srl” di Ponte Buggianese, venerdì sera stava facendo una passeggiata vicino a casa quando qualcuno l’ha travolto ed è poi fuggito. A fare la macabra scoperta è stato un passante. Carabinieri e municipale hanno setacciato la zona a caccia di detriti e parti del mezzo investitore.
L’ex operaio, tra l’altro, era piuttosto robusto, oltre 100 chilogrammi di peso, e l’impatto avrà lasciato tracce sulla carrozzeria. Intanto il magistrato di turno ha deciso di disporre l’autopsia sulla salma. Tutte le piste investigative rimangono comunque aperte.
I residenti della zona di Badia Pozzeveri pongono l’accento anche su una questione segnalata da tempo: in via dei Centoni c’è buio di sera, mancano marciapiedi per camminare in sicurezza e lampioni per vedere bene. Così in via delle Fossetta e in zona Cerro.
Poi c’è la questione velocità: “In questa zona – segnalano i residenti – sembra che vi sia un perenne circuito di Formula Uno, con veicoli che sfrecciano a velocità davvero troppo sostenuta e questa tragedia purtroppo non ci sorprende...”.