MASSIMO STEFANINI
Cronaca

La morte di Fabio Meschi: Porcari piange l'imprenditore e l'amico

Proprietario di una ditta di traslochi e componente storico della Torretta Bike è scomparso all’età di 65 anni dopo una malattia

Fabio Meschi

Porcari (Lucca), 10 settembre 2022 -  La bontà d’animo è una luce soffusa che irradiandosi accarezza tutto quello che tocca e lo fa in punta di piedi. Proprio come Fabio Meschi, 65 anni, autotrasportatore, proprietario di una ditta di traslochi, componente storico dell’associazione Torretta Bike di Porcari, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, di suo figlio, delle nipotine e di un paese intero che lo piange.

Cordoglio e lutto per una persona stimata da tutti, in primis dai compagni di escursioni e di sentieri impervi sulla due ruote a pedali di cui era appassionatissimo. Molto conosciuto, ha partecipato a molte avventure in giro per l’Italia con i suoi compagni sportivi, tra questi il vicesindaco di Porcari Franco Fanucchi che ne ricorda un aneddoto: "Parlando con il figlio ho saputo che non provava particolare simpatia per la Regina Elisabetta, da poco scomparsa. I familiari bonariamente lo prendevano in giro e lui rispondeva che, malgrado la veneranda età sarebbe morto prima lui dell’icona della monarchia britannica. E così è stato. E’ morto il giorno prima. Ma al di là di questo fatto ironico - prosegue il vicesindaco - “Stinchi di Merlo“, come lo avevamo soprannominato era davvero un personaggio prezioso, dotato di umorismo, ma sempre pronto e disponibile ad aiutarti. Quante volte, di fronte ad una difficoltà logistica, abbiamo pensato che sarebbe stato tutto ok, ci avrebbe pensato il Meschi. Se ne è andata una parte della nostra storia". Il presidente di Torretta Bike, Giorgio Tomei, lo ha ricordato così: "Quanti sentieri e percorsi e quante vette scalate insieme con le nostre inseparabili ed amate biciclette, parlando di tutto. Ti vogliamo immaginare lassù in cielo che veglierai e proteggerai la tua famiglia e tutti noi. Ti abbiamo visto soffrire, ma anche di fronte alla malattia hai sempre lottato con lucidità e determinazione, sempre disponibile ad organizzare una trasferta o una gara".

I dipendenti della sua azienda hanno scritto: "Una splendida persona, che con i suoi modi gentili sapeva trasmettere serenità. E’ stato un privilegio averti incontrato". Al momento della tumulazione in cimitero c’era moltissima gente, tanto è vero che qualcuno ha chiesto se fosse morto un personaggio importante. La risposta dei suoi ex compagni di squadra è stata: "Se era importante non lo sappiamo, ma di sicuro ha avuto tanti amici".

Massimo Stefanini