Lucca, 11 agosto 2024 – Al di là delle biografie e delle liste – più o meno lunghe a seconda dei casi – che ripercorrono carriere istituzionali e lavorative, alla fine a restare scolpiti nella memoria e soprattutto nel cuore, sono le caratteristiche umane delle persone. Di Massimiliano Volpi resteranno scolpiti la sua battuta pronta, il suo sorriso, il piacere di stare in compagnia degli amici di sempre. Massimiliano Volpi – conosciuto ormai da tutti fin dai tempi della scuola con l’affettuoso appellativo di “Momo“ – lascia in eredità proprio questo. Volpi è morto ieri mattina all’età di 76 anni (era nato il 19 marzo del 1948) intorno alle 9.30 all’ospedale di Cisanello dove era ricoverato da qualche giorno per un intervento chirurgico. Un improvviso malore lo ha strappato all’affetto dei suoi cari. Ma anche a quello di tutti coloro – e sono davvero tanti – che lo hanno conosciuto e che gli volevano bene. La notizia della sua scomparsa ieri mattina ha fatto presto a diffondersi tra tutti i suoi amici, rimasti letteralmente senza parole.
Momo aveva compiuto gli studi in Giurisprudenza fino all’avvocatura; poi aveva vinto il concorso in Comune a Lucca lavorando per 30 anni nella macchina comunale, operando praticamente in quasi tutti i settori più importanti dell’ente come dirigente. Dal primo dicembre del 2009 assunse l’incarico di direttore generale del Comune mentre nel maggio del 2011 fu nominato commissario straordinario del Teatro del Giglio e poi, dall’ottobre dello stesso anno, ne assunse la presidenza. Momo lascia la moglie Laura e i figli Stefano e Riccardo con le rispettive famiglie. Saranno direttamente i familiari a comunicare nei prossimi giorni la data dei funerali. Alla famiglia Volpi giungano le più sentite condoglianze da parte della redazione de La Nazione.