Movimento lento e sostenibile. La grande risorsa dei ‘cammini’

Si lavora al rilancio dei percorsi ad anello lungo il confine pisano-lucchese del monte Pisano

I percorsi del turismo sostenibile, quello rispettoso e che accompagna a scoprire le bellezze naturali del territorio, non ha confini.

L’iniziativa della Pro Loco di Ripafratta, in provincia di Pisa, ha lanciato un’interessante occasione che – sempre nello spirito della conoscenza del territorio e delle sue risorse – va a interessare gli stimoli per il versante lucchese.

La conferenza ha avuto per titolo “Crocevia di cammini, il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale” ed si è tenuta a Villa Roncioni, di Pugnano.

Al di là dell’iniziativa, senz’altro meritevole, è importante ricordare quanto la “fusione” tra i territori – quello pisano e quello lucchese, capannorese in particolare – veda la condivisione di un’area montana e collinare rappresentata dal Monte Pisano, che separa appunto le due province.

Ribadire che il turismo sostenibile, quello fatto di persone attente alla natura, quindi rispettose – che si tratti di passeggiate lungo i percorsi sentieristici che della pratica di trekking a cavallo o del cicloturismo – non è soltanto un esercizio fine a se stesso.

Partendo quindi dal convegno di Pugnano, merita sottolineare che proprio nella zona sud del capannorese – quella del Compitese e dei suoi borghi che parlano delle camelie – la possibilità di sviluppare il turismo sostenibile (ed esperenziale) è una realtà concreta.

Tutta l’area del Monte Pisano, infatti, è immersa nei boschi, caratterizzata da borghi medioevali e pievi romaniche. Così come di pregiate fonti.

Nei decenni, in collaborazione con le associazioni che operano sul territorio e il Cai, sono stati individuati percorsi “ad anelli” che si snodano tra l’area lucchese e pisana.

L’approccio a questo turismo decisamente lontano da quello di massa, fa sì che si sostituisca la lentezza alla frenesia, l’aria buona allo smog e la quiete alla confusione.

Il borgo delle Camelie, anche quando non è tempo di Mostra, vale sempre la pena di essere visitato. Come meritano di essere conosciute le oasi del Bottaccio e il lago della Gherardesca, oppure la passeggiata lungo l’acquedotto del Nottolini.

Qui proponiamo i primi tre percorsi, suggerendo tuttavia di consultare il sito www.capannori-terraditoscana.org. Il percorso 06 è denominato “Anello di Ruota”(frazione immediatamente sotto il Monte Serra); si tratta di 8,5 chilometri, un dislivello di 350metri per un tempo di percorrenza di 3 ore. Passiamo al percorso 07, l’anello di Santallago caratterizzato da15,5 chilometri, un dislivello di 800 metri, tempo di percorrenza dell’anello grande di 4 ore e di un’ora per l’anello piccolo percorso 08 è l’anello di Vorno, 10 chilometri, dislivello di 530 metri e tempo di percorrenza di 3,30 ore. Interessa Vorno e il Monte del Carrara attraversando l’Uomo Morto.

Maurizio Guccione