Lucca, 18 agosto 2014 - L’anno scorso solo 3.388 persone hanno visitato pagando il Museo di Villa Guinigi (cioè 9 persone al giorno) e 5.843 sono andate a Palazzo Mansi (cioè 16 persone paganti al giorno). L’incasso lordo annuale di tutti e due i musei è di 33.531 euro (Fonte Mibact). Cioè i due maggiori musei cittadini, che hanno opere di autori di richiamo mondiale come Raffaello, Donatello, Pontormo, Tintoretto, ma che rimangono incomprensibilmente chiusi due giorni alla settimana (anche la domenica), incassano 91 euro lordi al giorno. Se una pizzeria avesse questi incassi chiuderebbe dopo due mesi. A questi musei, si aggiungono la triste e alterna vicenda del Museo del Fumetto e il numero non così strabiliante di visitatori al Museo Puccini (intorno ai 30.000, dove però non è chiara la ripartizione tra pubblico pagante e gli ingressi gratuiti). I flussi turistici sono naturalmente incomparabili con Firenze, ma sono anche incomparabili con Pisa: attorno alla pisana Piazza dei Miracoli, che dista mezz’ora dal centro di Lucca, ruotano circa 3 milioni di turisti l’anno. Lucca riesce ad intercettarne solo una piccola parte, fermandosi, secondo le stime, sulla magra cifra che oscilla tra i 530.000 visitatori e il milione. Sono numeri impietosi per un patrimonio storico-artistico così straordinario e per una delle più belle città d’Italia. L’amministrazione attuale finora tace su queste carenze. Ma con questi numeri Lucca rischia di scomparire presto dalla geografia del turismo mondiale.
CronacaMusei pubblici, numeri flop