'Ndrangheta, sequestrati in Lucchesia beni per oltre 1,2 milioni di euro

Colpito esponente, già in carcere, legato alla ‘ndrina dei “Facchineri” di Cittanova

Fiamme Gialle

Fiamme Gialle

Lucca, 11 marzo 2015 - Operazione di contrasto alla criminalità organizzata, 'ndrangheta in particolare, della guardia di finanza avvenuta questa mattina ad Altopascio: i militari del nucleo di polizia tributaria del G.I.C.O. (Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata) di Firenze hanno eseguito un provvedimento di sequestro e di confisca di beni mobili ed immobili per un valore complessivo 1,2 milioni di euro nei confronti di un 50enne di origine calabrese, ma residente ad Altopascio, in provincia di Lucca, in carcere dall'ottobre 2013. L'uomo, Giuseppe Lombardo, venne arrestato, insieme ad altre 12 persone, nell'ambito di un'operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze.

Secondo l'accusa sarebbe stato al vertice di un sodalizio facente capo alla 'ndrina calabrese dei 'Facchineri' di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria. Nei confronti di Lombardo, l'organizzazione era dedita allo spaccio di droga ma anche a estorsioni nei confronti di alcuni imprenditori (a chi si rifiutava di pagare il 'pizzo' erano stati bruciati furgoni e capannoni), è stata emessa anche un'ordinanza di 'sorveglianza speciale di pubblica sicurezza', per 5 anni. Gli verrà applicata quando lascerà il carcere di Prato dov'è detenuto.

La “misura cautelare patrimoniale antimafia” (ai sensi del DL.vo n.159/2011) è stata emessa dal Tribunale di Lucca su proposta della Dda presso la Procura della Repubblica di Firenze - Sostituto Proc. Ettore Squillace Greco - diretta dal Procuratore Giuseppe Creazzo. Sono stati sottoposti a sequestro tre fabbricati (un villino, una civile abitazione e un garage) e due terreni in provincia di Lucca nonché una autovettura di lusso.

"Il provvedimento colpisce il vertice dell’organizzazione - si legge in una nota delle fiamme gialle -, nei cui confronti è stata applicata anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per reati associativi di grave intensità, soprattutto sul versante della disponibilità di risorse finanziarie di una pericolosa propaggine della famiglia di ‘ndrangheta dei “Facchineri” operante sul territorio toscano".

La confisca si inserisce nelle attività d’indagine svolte dalle fiamme gialle fiorentine (coordinate dal Sost. Proc. Ettore Squillace Greco della Procura di Firenze) che nel 2013 hanno portato all’arresto di 12 persone affiliate ad un sodalizio criminale di origine calabrese operante nella zona della Lucchesia, legato alla famiglia di ‘ndrangheta dei “Facchineri”, dedito al traffico di sostanze stupefacenti a livello nazionale. Le successive indagini sulle disponibilità patrimoniali dei componenti del clan hanno permesso di individuare un ingente patrimonio finanziario e immobiliare gestito dai vertici dell’organizzazione (a fronte di dichiarazioni dei redditi “irrisorie” negli ultimi 10 anni) e intestato a terze persone.