“Neppure un euro in più per i nuclei familiari in difficoltà: la nostra proposta di creare un fondo di solidarietà e dignità per le famiglie lucchesi è stato bocciato, nella lunga notta consiliare per l’approvazione del bilancio, tra gli sghignazzi e gli sbadigli plateali della giunta e dei consiglieri di maggioranza“.
E’ il consigliere comunale del centrosinistra, Daniele Bianucci, a raccontare gli esiti dell’idea di prevedere un sostegno significato per la parte della città che deve fare i conti con l’emergenza abitativa e gli aumenti. “Nella discussione sul bilancio di previsione, avevamo avanzato una proposta molto semplice: investire per il sostegno delle famiglie in difficoltà e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori con l’introduzione del salario minimo a 9 euro, almeno quanto il Comune spende oggi per le feste e gli eventi turistici – racconta Bianucci – Questa domanda è stata purtroppo affossata dallo stesso sindaco Pardini, che ha voluto sull’argomento svolgere l’unico intervento della serata, e con un clima in aula che francamente abbiamo valutato come poco rispettoso nei confronti delle difficoltà delle persone di cui stavamo parlando in quel frangente. Eppure, con la creazione del “Fondo di solidarietà e dignità per le famiglie”, la città avrebbe avuto a disposizione uno stanziamento capace di sostenere almeno mille famiglie lucchesi (pari a circa 2.300 cittadine e cittadini, di cui molti minori), che oggi a Lucca affrontano concrete criticità per l’emergenza abitativa, per il pagamento delle bollette di gas e luce e per gli acquisti alimentari, e capace altresì di garantire il salario minimo di 9 euro per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle cooperative che ottengono appalti dal Comune e dalle sue aziende partecipate”.