Lucca, 19 novembre 2024 – La Procura ha aperto un’inchiesta su una neonata venuta alla luce ormai priva di vita all’ospedale San Luca, inviando alcuni avvisi di garanzia al personale medico. Una tragedia che ha sconvolto e sconcertato i familiari, che ora chiedono piena luce sull’accaduto. Oggi sarà effettuata l’autopsia sul corpicino, affidata a un medico legale dell’Università di Pisa, per cercare di ricostruire le cause del decesso, che sarebbero riconducibili a un soffocamento da cordone ombelicale. Resta da capire anche come mai non ci si sia accorti in tempo, dal tracciato cardiaco, che il feto era in grave sofferenza.
La morte della neonata risale all’8 novembre scorso. La partoriente, una lucchese di 36 anni, si era presentata all’ospedale San Luca nella serata di giovedì 7, al termine di una prima gravidanza fisiologica. Il mattino successivo era stata avviata l’induzione del parto secondo le linee guida in ambito ostetrico-ginecologico. Sembrava tutto tranquillo.
“Il travaglio era stato regolare – spiega l’Asl – con monitoraggio continuo del battito cardiaco fetale, fino alla sera di venerdì 8, quando l’ostetrica - non riuscendo più a reperire il battito del feto - ha avvisato il ginecologo di guardia, che in pochi minuti ha estratto la neonata. Purtroppo tutte le manovre di rianimazione, messe in atto immediatamente, sono risultate vane, fino alla constatazione del decesso. A partire dalla mattina successiva è stato avviato il percorso di supporto psicologico ai familiari per il lutto perinatale ed è stato condotto un primo debriefing con i professionisti coinvolti. E’ stato subito informato anche il Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente (Centro GRC) della Regione Toscana, al quale è stato segnalato l’evento sentinella come previsto dal protocollo nazionale del SIMES”.
“E’ stata attivata una verifica del percorso clinico-assistenziale e dall’analisi condotta – evidenzia l’Asl – si conferma che la struttura applica le procedure per la sicurezza delle cure previste dalle linee guida accreditate in ambito ostetrico-ginecologico. È stato inoltre concordato con la famiglia il riscontro diagnostico. Si è trattato di un evento tragico che ha profondamente colpito e addolorato il personale dell’ospedale, che partecipa con commozione al dolore dei familiari. L’Azienda sanitaria rinnova la vicinanza alla famiglia per la gravissima perdita e - come sempre in queste circostanze di eventi improvvisi - esprime la massima disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti”.