Nessuna violenza sessuale. Disposta l’archiviazione per un giovane residente in un Comune della Piana che doveva difendersi dalla pesante accusa di violenza sessuale nei confronti di una minorenne. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Ilenia Vettori, poco più che ventenne nel 2022 quando si sono svolti i fatti, era stato chiamato in causa da una ragazzina che all’epoca aveva 16 anni e con cui aveva avuto una relazione sentimentale.
Secondo la sedicenne c’era sttao un atto sessuale senza la sua volontà nel bagno di un negozio di Lucca, dove il ragazzo lavorava. I due si incontrarono nei locali adibiti a servizi igienici e, dopo un primo approccio consenziente, il ventenne l’avrebbe spogliata abusando di lei. Questa appunto la versione della ragazza, ma l’accusato ha contestato tutto l’impianto accusatorio. Ricordiamo che l’articolo 609 del codice penale punisce con la reclusione da 5 a 10 anni chi, con violenza o minaccia o abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali. In questo caso con l’aggravante della minore età della vittima.
L’elemento che probabilmente, nella ricostruzione dell’accaduto, ha giocato un ruolo determinante è stato il fatto che il ventiduenne aveva un braccio ingessato. Per la difesa, dunque, sarebbe stato molto difficile, se non impossibile, togliere alla ragazza i pantaloni e gli indumenti intimi con la forza, avvalendosi di un solo arto disponibile. Però il verbale del Pronto Soccorso ha confermato la presenza di escoriazioni nelle parti intime della ragazza. Quindi una vicenda molto delicata, anche per la giovane età delle persone coinvolte, che ha seguito tutto l’iter previsto, compreso l’incidente probatorio.
Il giovane, dopo la denuncia, ha perso il lavoro, è rimasto isolato, la famiglia ha avuto problemi economici. Adesso sembra essere arrivata la parola fine su questa brutta storia. Lo stesso pm Elena Leone ha chiesto l’archiviazione e il gip Antonia Aracri l’ha disposta.
Massimo Stefanini