L’addio a Nicola Corti, ennesimo morto sul lavoro. I funerali nella sua Barga

L’operaio 50enne ha perso la vita nello stabilimento della Kme. In concomitanza con le esequie bandiere a lutto e altre forme di rispetto

Nicola Corti

Nicola Corti

Lucca, 24 maggio 2024 – Dopo l’esame necroscopico sul corpo di Nicola Corti, ieri mattina è arrivato finalmente il nullaosta per riconsegnare la salma alla famiglia. Così è stato possibile fissare la data del funerale dell’operaio di cinquant’anni deceduto sul lavoro alla KME lo scorso 15 maggio, mentre si trovava al forno flottante 1 nel reparto laminatoio.

Il funerale si terrà sabato alle 11 nella chiesa del Sacro Cuore a Barga. Come annunciato dalla sindaca Caterina Campani ci sarà per quella mattinata un momento di lutto cittadino, nel senso che dalle 11 a mezzogiorno, nei momenti tristi dell’ultimo saluto a Nicola, saranno poste a mezz’asta tutte le bandiere degli uffici pubblici e comunali. Per il resto il Comune di Barga invita tutti i cittadini a manifestare il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia nelle forme che ritenute più opportune.

Ai funerali, come annunciato anche all’indomani della tragedia, parteciperà in forma ufficiale, assieme all’Amministrazione comunale, anche una rappresentanza della dirigenza di KME e saranno presenti anche tutte le organizzazioni sindacali, dalle RSU dello stabilimento fino ai coordinatori nazionali per il Gruppo KME di FIM, FIOM e UI. Ci saranno anche tanti colleghi di lavoro, che ancora non si sono ripresi da quello che è successo. Ci saranno gli amici ed i cittadini barghigiani per stringersi attorno al dolore della mamma Antonia, della moglie Rachele e della figlia Giorgia.

Per quanto riguarda le indagini, dopo anche i rilievi dell’autopsia vanno avanti. Il macchinario dove ha perso la vita Nicola Corti è ancora sotto sequestro e a disposizione delle autorità, mentre sono in corso gli interrogatori delle persone del reparto e degli addetti alla sicurezza. In base alle prime ricostruzioni dell’incidente, ricordiamo, l’operaio stava lavorando a una macchina a ciclo continuo con cui vengono fabbricati laminati di ottone quando per cause ancora da accertare è rimasto incastrato nel macchinario ed è deceduto.

L.Gal.