Niente impianto fotovoltaico da tre megawatt e da 30 mila metri quadrati di superficie nella zona di via Forabosco a Porcari, tra il lago ex Fornace e la collina. L’azienda agricola di Altopascio che lo voleva realizzare rinuncia, ma presenta domanda per uno più limitato, da un megawatt. E’ la clamorosa novità delle ultime ore di una vicenda che ha visto i cittadini e i residenti mobilitarsi, con striscioni di protesta, con il Comune che ha chiesto il vincolo paesaggistico, (in fase di valutazione a livello regionale) e culturale (bocciato) e con la storia che è finita anche sui tavoli della Procura della Repubblica per alcuni fogli appesi nella boscaglia, in cui è stato utilizzato senza autorizzazione il logo del Comune. Insomma, varie puntate movimentate. Lo scorso 16 dicembre il Municipio di piazza Orsi ha inviato alla ditta il rigetto a realizzare l’impianto.
Un provvedimento abbastanza articolato e complesso che tecnicamente è definito "preavviso di diniego" ed è previsto dalla legge. In parole povere, il Comune ha detto a chiare lettere No (non alle energie rinnovabili in generale ma solo all’ubicazione) ma l’impresa aveva da quel momento dieci giorni di tempo, entro i quali, poteva eventualmente segnalare all’Ente pubblico aspetti tralasciati o novità. Il termine è scaduto il 27 dicembre e l’azienda ha risposto di rinunciare alla struttura più grande.
Pratica archiviata? Sì, ma non definitivamente. La ditta informa il sindaco, Leonardo Fornaciari di rinunciare ai 3 megawatt ma di voler scendere ad un megawatt. "Diremo No anche a questa proposta, senza tentennamenti: le aree non sono idonee, né per un impianto da 3 megawatt, né per quello da uno. Stop. Nessun inizio di alcun cantiere. Come si può notare – chiosa il primo cittadino – stiamo percorrendo con notevole determinazione, la strada che avevo preannunciato. Un primo risultato lo abbiamo ottenuto, la rinuncia ai tre megawatt. E’ già un grande risultato".
"Noi diciamo No in quella zona a tutti i parametri di potenza. L’argomento è semplice. Andiamo avanti con la nostra linea, tracciata a suo tempo, con la consapevolezza di avere al nostro fianco un paese intero. Vediamo i prossimi step. Non deroghiamo di un solo millimetro da quanto stabilito sinora". Vicenda non ancora conclusa, dunque, ma che ha preso una certa piega, favorevole al Comune.
Massimo Stefanini