
"Di tante cose si può fare a meno nella nostra vita, ma dell’acqua no. Quindi è più che comprensibile e...
"Di tante cose si può fare a meno nella nostra vita, ma dell’acqua no. Quindi è più che comprensibile e legittimo che il dibattito sulla sua gestione, sia esploso attorno alla questione della proroga del servizio a Geal, con una grande intensità generando anche un duro scontro politico". Lo afferma Eugenio Baronti (foto) responsabile regionale ambiente di Sinistra Italiana Toscana che riconosce che "non c’è più tempo da perdere". "Basta concentrarsi su dati di fatto – evidenzia Baronti – per capire se è conveniente o meno per Lucca, continuare a vivere per altri due anni in quello che come Sinistra Italiana abbiamo chiamato il limbo della precarietà in cui si trova confinata Geal".
"Non si sono fatti investimenti importanti però Geal ha fatto negli ultimi dieci anni 20 milioni di euro di utili di cui il 51% sono andati al Comune di Lucca ma quasi 10 milioni sono andati, attraverso l’Acea spa, al Comune di Roma e il 49% ai soci privati, tra cui la multinazionale Suez e Caltagirone. Una quantità enorme di risorse andate in dividenti invece che in investimenti per migliorare il servizio. Prorogare per due anni questo stato di cose, sicuramente fa felici e contenti i soci privati a cui vengono garantiti altri due anni di utili certi e sicuri ma è certo che non fa l’interesse della città".
"Veniamo alla cruda realtà dei numeri – conclude Baronti –, Gaia 254mila allacci; Acque Spa 344mila; Geal 35mila, le dimensioni di un villaggio, davvero si può pensare che questo sia il sistema migliore per estendere un servizio essenziale a tutti i cittadini lucchesi? Se questa è uno stato di fatto senza prospettive future, allora ci chiediamo, perché prorogare e perdere altri tre anni? Con Lucca GAIA potrebbe diventare un grande polo pubblico, punto di riferimento nella gestione del servizio idrico in Toscana".