“No all’autonomia differenziata“. Scatta la raccolta di firme per il referendum abrogativo

La nuova legge ha suscitato una forte reazione tra sindacati, politici e cittadini.. Simonetti, segretario generale Cgil provinciale: "Potrebbe danneggiare l’intero Paese".

“No all’autonomia differenziata“. Scatta la raccolta di firme per il referendum abrogativo

La nuova legge ha suscitato una forte reazione tra sindacati, politici e cittadini.. Simonetti, segretario generale Cgil provinciale: "Potrebbe danneggiare l’intero Paese".

Una firma per l’Italia: scatta anche a Lucca la raccolta firme a sostegno del referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata delle Regioni, recentemente approvata dal Parlamento con il sostegno di 172 voti a favore e 99 contrari. La nuova legge ha suscitato una forte reazione tra sindacati, politici e cittadini, preoccupati per le conseguenze che potrebbe avere sull’unità nazionale e sulla coesione sociale. La principale critica riguarda il rischio di accentuare le disuguaglianze tra le regioni, favorire le più ricche a discapito delle altre e compromettere la solidarietà nazionale.

Fabrizio Simonetti, segretario generale della Cgil provinciale, ha sottolineato che questa legge potrebbe portare a una frammentazione legislativa che danneggerebbe l’intero Paese. "È una legge antistorica che rischia di riportarci indietro di oltre un secolo, - ha dichiarato Simonetti - privando i cittadini di diritti uniformi e favorendo la privatizzazione dei servizi pubblici in alcune regioni".

La mobilitazione per il referendum ha visto convergere diverse forze politiche e sindacali (nella foto la presentazione), tutte concordi nel ritenere che l’autonomia differenziata metta a rischio l’uguaglianza tra cittadini italiani. "Questa riforma creerebbe venti tipi di scuole diverse, venti tipi di sanità diverse, - ha dichiarato Francesco Battistini della segreteria regionale del Pd - ed è il contrario ciò che serve, come abbiamo visto con il Covid-19 cioè l’importanza di una risposta unitaria e coordinata".

"Dividendo un Paese sui servizi e sulle regole - ha spiegato Massimiliano Bindocci, segretario generale della Uil Toscana Nord - il rischio è che i più deboli restino indietro, perché hanno meno possibilità e meno risorse e che si allarghi la forbice tra paese che può e paese che non può. E per noi nessuno deve rimanere indietro e un sindacato per definizione, cerca di stare dalla parte dei più deboli degli ultimi". Alla conferenza stampa erano presenti tra gli altri Maurizio Franceschi, Daniele Bianucci e Roman Tudora Linea Dorina di Sinistra Con; Romano Zipolini, presidente ANPI Lucca e Luigi Lippi, presidente ANPI Capannori; Paolo Bertolozzi, coordinatore nazionale Giovani Comunisti e Matteo Pelleriti, coordinatore di Lucca dei Giovani Comunisti; Giulio Strambi, segretario della federazione di Lucca di Rifondazione Comunista e Marcucci Giampaolo, Rifondazione Comunista; Camilla Corti, presidente dell’assemblea territoriale PD e Alberto Pellicci, Alleanza Verdi Sinistra. La raccolta firme procederà per tutta l’estate, con l’obiettivo di raccoglierne almeno 500.000 entro settembre.

Rebecca Graziano