REDAZIONE LUCCA

No alle violenze di genere. Il negozio si tinge di rosso: "Messaggio scolpito"

Scelta presa Franchi, con i due titolari che hanno dipinto l’esterno del salone "Deve essere sempre il 25 novembre, sempre attenzione a queste tematiche".

No alle violenze di genere. Il negozio si tinge di rosso: "Messaggio scolpito"

Quando si parla di un segno tangibile. Concreto. Visibile a tutti. Di esempio. E’ quanto fatto dallo storico negozio di parrucchieri di Paolo e Riccardo Franchi, padre e figlio, con la loro storica attività (più di mezzo secolo di esistenza) in via Gavinana ad Altopascio, conosciuta da tutti, non solo nella cittadina del Tau. Da sempre molto sensibili ai temi sociali, con diverse iniziative organizzate nel recente passato, quella più attuale di tutte, purtroppo, è legata alla violenza sulle donne. Ci sono state manifestazioni ovunque, anche nella cittadina del Tau sabato scorso, giornata dedicata alla lotta contro i femminicidi e contro ogni sopruso. Tutto con la mente ancora impegnata e, al tempo stesso sconvolta, dalla storia di Giulia Cecchettin.

E siccome, come per l’8 marzo, l’auspicio è che sia sempre, tutto l’anno, nel binario del rispetto il rapporto uomini-donne, i due imprenditori hanno preso una decisione forte, ma incisiva. Hanno dipinto una parte della facciata del loro esercizio commerciale di rosso, quasi a voler rammentare sempre il messaggio, con una panchina dello stesso colore, stavolta privata, dell’attività stessa, non quelle in spazi pubblici comunali, come ne sono state inaugurate tante. Tappeto rosso all’interno e molto altro, compresi i vasi da fiori e i recipienti dove sono piantati gli olivi, da sempre simbolo di pace. Al cancello, inoltre la scritta rossa su fondo bianco: "Franchi contro la violenza sulle donne".

I due commercianti spiegano la loro proposta, la loro idea: "Il nostro salone si colora di rosso sempre, non solo il 25 novembre, è un messaggio che deve rimanere scolpito in maniera permanente, perché sempre dobbiamo porre attenzione a queste tematiche, non solo quando c’è il clamore mediatico".

"Bisogna fermare questa che rappresenta una vera e propria barbarie che si consuma ogni giorno, basta vedere quello che è accaduto in Puglia nelle ultime ore, ma in tutta Italia e in tutto il Mondo. Atti e gesti vili da condannare ogni istante della nostra esistenza. Chi ama non uccide. Del resto – chiosano Paolo e Riccardo Franchi, – Shakespeare affermava e scriveva che per tutte le violenze, per il corpo sfruttato, per le umiliazioni subite, per l’intelligenza calpestata, per tutto questo ed altro, in piedi signori, di fronte ad una donna".

Massimo Stefanini