REDAZIONE LUCCA

Notte agitata al San Luca. Giovane semina il panico

Una ragazza ha iniziato a dare in escandescenza rovesciando i vassoi e scagliandosi contro il personale: sono dovuti intervenire i carabinieri.

E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri per far tornare alla calma la giovane

E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri per far tornare alla calma la giovane

Ha dato in escandescenze, urlando e rovesciando oggetti, con gli addetti alla sicurezza che non riuscivano ad arginarne lo slancio aggressivo.

E’ successo intorno all’una nella notte tra lunedì e martedì, al punto del Pronto Soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca. Protagonista della vicenda una ragazza, probabilmente con problemi di natura psichiatrica e che quindi doveva essere sottoposta ad uno specifico trattamento sanitario.

La giovane era molto agitata, stava diventando un problema poter garantire la sua incolumità e quella degli altri. Per questo motivo si è ritenuto di allertare le forze dell’ordine, soprattutto come supporto. Così poco dopo sono arrivati i Carabinieri, i quali hanno dato manforte al personale infermieristico e medico e a quello che lavora nell’ambito della sicurezza e a risolvere la situazione. Poi è diventata una questione esclusivamente di natura sanitaria. Ma si è temuto il peggio.

Per fortuna nessun ferito. Ma non sempre è stato così. Anzi. A Lucca, al San Luca, molti gli episodi anche più gravi di questo nel recente passato. Pochi mesi fa una guardia giurata chiamata in soccorso dagli operatori sanitari dopo che un paziente aveva iniziato a tenere comportamenti violenti, è stata aggredita.

Prima un infermiere di 50 anni era stato preso per le spalle, strattonato e poi buttato a terra da due pazienti psichiatrici; sempre nel reparto di Salute Mentale, un’infermiera di 40 anni costretta a ricorrere alle cure per un’aggressione da parte di un paziente psichiatrico di 55 anni noto al reparto per una certa pericolosità. Ancora prima scene da far west, quasi sempre di notte, questo il denominatore comune.

Del resto, dopo quanto accaduto a Foggia, è evidente che gli episodi di aggressioni nei Pronto Soccorso sta diventando una vera emergenza. E per tutte le emergenze, c’è chi invoca misure particolari, eccezionali, come il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, il quale propone che, se le forze dell’ordine hanno difficoltà, di utilizzare l’esercito, almeno come soluzione temporanea per garantire la sicurezza del presidio e di chi lavora, nei vari settori di competenza.

Massimo Stefanini