Il Comune va avanti sulla scelta del terreno del Piangrande per realizzare il nuovo asilo nido, ma è d’accordo sulla richiesta delle minoranze di effettuare la ”caratterizzazione” dei terreni prima dell’inizio dei lavori di costruzione del nuovo asilo nido. Viene sancito da una mozione presentata dalla maggioranza, diversa nelle premesse da quella che aveva presentato l’opposizione, ma che di fatto accetta quella che ne era la richiesta principale: effettuare una ”caratterizzazione” dei terreni ritenuti insalubri dalle opposizioni per il possibile deposito di polveri sottili e dei residui di vecchie discariche del passato e per la presenza della antenna nella vicina via Funai. Pur avendo, su questo ultimo punto, l’amministrazione precisato che Arpat in passato ha effettuato rilievi in loco senza ha evidenziare problematiche ambientali, né di salute per i cittadini.
Non è d’accordo invece la giunta Campani sul parere delle minoranze che quello non sia il luogo giusto per realizzare la nuova scuola e che anzi sarebbe auspicabile non utilizzare nuovo terreno ma recuperare vecchi edifici. Soluzione non perseguiibile, a causa dei vincoli sui vecchi fabbricati e sulle rigide misure di sicurezza necessarie per ospitare bambini e ragazzi nelle scuole. Il Comune ha ribadito peraltro che quella del Piangrande sarà la scelta anche per la futura scuola materna, che l’amminisrrazione, se troverà i finanziamenti necessari, intende realizzare qui.
Una delle priorità, anzi, nel programma della giunta Campani bis.
In consiglio, presentata dal gruppo Progetto Comune, anche una mozione relativa allo stato dei lavori sul discusso cantiere del Palazzetto dello Sport nel quale si chiede l’impegno del comune di Barga a riavviare quanto prima i lavori e ad ultimarli nel minor tempo possibile; anche per allieviare la popolazione residente dal disagio di un caniere infinito, e per restituire alle scuole una palestra che manca ornmai da quasi un decennio.
L’Amministrazione anche in questo caso ha presentato alla fine un proprio ordine del giorno dopo aver letto, la sindaca, una relazione su tutti i passaggi che hanno caratterizzato gli interventi, le problematiche, i ritardi e gli imprevisti che hanno dilatato tempi e costi, ma ai quali l’amministrazione, è stato ribadito, è riuscita comunque sempre a far fronte, trovando sempre i finanzimenti che hanno permesso di evitare che il cantiere rinmanesse una cattedrale nel deserto, un’opera inconmpiuta. Tempi troppo lunghi, costi troppo alti per essere condivisi ed accettati, secondo le opposizioni.
Luca Galeotti