Nuove testimonianze del delitto Il killer è stato visto fuggire subito dopo l’omicidio di Capovani

Nelle immagini delle telecamere si vede Seung con le mani fasciate che scappa dall’ospedale Santa Chiara. Ancora non si trova l’arma del delitto. Sul fronte delle indagini si va verso l’incidente probatorio.

Nuove testimonianze del delitto  Il killer è stato visto fuggire  subito dopo l’omicidio di Capovani

Nuove testimonianze del delitto Il killer è stato visto fuggire subito dopo l’omicidio di Capovani

Lo hanno visto mentre se ne andava dall’ospedale, in almeno altri due punti della città.

"Sembrava nascondesse qualcosa", ha riferito uno dei testimoni che lo ha notato proprio nelle vicinanze dell’ospedale di Pisa, il Santa Chiara, ma all’esterno; l’altro, invece, lo ha individuato quando si era già allontanato un po’, nel percorso per raggiungere la Stazione di San Rossore dove Seung, in carcere con l’accusa di aver ucciso la responsabile del reparto Spdc di Pisa, dove lui stesso era stato ricoverato nel 2019, avrebbe ripreso il treno per tornare a casa, a Torre del Lago.

Forse stava occultando proprio la spranga con cui ha picchiato fino a procurarle la morte la dottoressa Barbara Capovani? Le persone hanno poi ricostruito dopo da che cosa stava scappando l’uomo vestito di scuro e "con una borsa", lo zaino che hanno immortalato anche le immagini della videosorveglianza cittadina.

L’arma utilizzata non si trova ancora. Una spranga, si era detto all’inizio. Forse una sorta di mattarello in legno, oppure, un’altra ipotesi, uno di quegli attrezzi utilizzati nelle arti marziali. Le stesse telecamere riprendono anche le mani fasciate del killer. Mani fasciate che si ritrovano pure in uno dei video girati dal 35enne, ora al Don Bosco, e pubblicati sui social. Perché avrebbe messo le fasce? Per nascondere qualche particolare? L’uomo ha dei tatuaggi sulle mani.

I suoi avvocati lo hanno incontrato, ma ritengono che sia ancora "troppo presto" per parlare e per rendere pubbliche le tesi difensive.

Quello che è probabile è che a breve si terrà l’incidente probatorio per fermare alcuni aspetti della vicenda. Seung è stato arrestato nella notte tra sabato e domenica e pochi giorni fa la gip Nunzia Castellano ha disposto la custodia cautelare in carcere per il pericolo che possa reiterare il reato.

Il 35enne era stato assolto dopo l’aggressione al vigilante del Tribunale di Lucca con una sentenza che si basava su una perizia psichiatrica, dove si dichiarava incapace di intendere e volere: avrebbe dovuto svolgere cure dal servizio territoriale, cure che però volontariamente non faceva. Inoltre - ricostruisce il suo legale, l’avvocato Parrini, avrebbe avuto a metà maggio un’udienza davanti al magistrato di sorveglianza per verificarne la pericolosità sociale e applicare eventualmente una misura di sicurezza.

Ma, nel frattempo, è avvenuto l’omicidio della dottoressa Capovani. Che cosa è successo? Potrebbe aver influito questo appuntamento giudiziario, l’ennesimo comunque per lui. La dottoressa Capovani aveva firmato la lettera delle sue dimissioni, nel 2019, quando era stato ricoverato proprio all’Spdc. Una diagnosi, la sua, che lo avrebbe potuto rendere imputabile. Anche se ormai erano passati quattro anni e gli sono state fatte più perizie. Si cerca ancora di capire il perché a distanza di così tanto tempo. Seung continuava a pubblicare post sul suo profilo facebook contro la professionista. Ma c’è stato un episodio scatenante? Al momento l’uomo ha parlato solo con i suoi difensori e non davanti al giudice.

An. Cas.