REDAZIONE LUCCA

Nuovi impianti fotovoltaici. Altopascio si appella alla Regione: "Serve una legge per le aree idonee"

E intanto l’amministrazione D’Ambrosio ottiene il valore massimo previsto per le compensazioni ambientali

Il vicesindaco Daniel Toci: «è urgente una legge regionale in materia: non a caso con i nostri gruppi di maggioranza abbiamo ribadito la necessità di una normativa che consenta ai Comuni di esercitare maggiori poteri nella pianificazione di questi impianti»

Il vicesindaco Daniel Toci: «è urgente una legge regionale in materia: non a caso con i nostri gruppi di maggioranza abbiamo ribadito la necessità di una normativa che consenta ai Comuni di esercitare maggiori poteri nella pianificazione di questi impianti»

ALTOPASCIOServe una legge regionale per regolamentare le aree idonee agli impianti fotovoltaici. Lo ribadisce il Comune di Altopascio che in una nota spiega che in base a quanto disciplinato dalla normativa nazionale, sono state attivate da un privato due procedure abilitative semplificate per la realizzazione in area agricola di due impianti fotovoltaici a terra a Badia Pozzeveri di complessivi 10 MW.

La conferenza dei servizi ha approvato i due progetti, che saranno pubblicati con appositi avvisi sul BURT, il bollettino ufficiale di Regione Toscana. La legge prevede l’obbligo, per i soggetti che vogliono realizzare impianti fotovoltaici a terra di potenza superiore ad 1 MW, di riconoscere al Comune interessato delle compensazioni economiche da destinare a investimenti a vantaggio di tutta la comunità. Per la struttura di Badia Pozzeveri, l’amministrazione comunale ha chiesto l’applicazione della percentuale massima di compensazione: a fronte dei circa 50mila euro proposti dalla società che vuole realizzare l’impianto, l’amministrazione è riuscita a ottenerne 280 mila. Il Municipio di piazza Vittorio Emanuele conferma, inoltre, che, come anticipato da La Nazione, è pervenuta al Comune una ulteriore istanza di procedura abilitativa semplificata per un impianto a terra a Marginone, località Bozzo alla Rena, che, invece, per le dimensioni ridotte, non è soggetto a compensazione economica, ma per il quale la società si è comunque impegnata ad estendere l’illuminazione pubblica. L’impianto ha, infatti, una potenza inferiore ad un MW e, per legge, è soggetto al solo obbligo di depositare apposita fideiussione per garantire il ripristino dell’area agricola una volta concluso il ciclo di vita dell’impianto. Anche in questo caso, sarà data pubblicità sul BURT.

"La normativa nazionale è ora l’unico riferimento - commenta il vicesindaco Daniel Toci, – aver chiesto e ottenuto il massimo delle compensazioni previste, rappresenta un precedente utile non solo per Altopascio ma per tutti i Comuni del territorio. È urgente una legge regionale in materia per tutelare i territori ad esempio lungo le autostrade o in aree industriali, maggiormente esposti a fenomeni di speculazione generalizzata". Massimo Stefanini