Partiti i lavori per un nuovo tratto di acquedotto a Massa Macinaia, frazione di Capannori. C’è anche la specifica ordinanza, la numero 595, che prevede dal primo dicembre, ieri, fino al 30 settembre 2025, il divieto di transito e di sosta pena la rimozione coatta, nel parcheggio pubblico di via della Chiesa. Al via, dunque, l’ultimo stralcio delle attività in via Sottomonte e via della Chiesa. Prosegue il maxi intervento di Acque per la nuova rete fognaria a servizio di una consistente parte della frazione. Opera significativa, il cui importo complessivo ammonta a 1,9 milioni di euro: interesserà in modo diretto circa 400 abitanti, ma avrà benefici ambientali complessivamente più ampi. L’importante estensione della rete fognaria, con il conseguente collettamento, come si dice in gergo dei reflui verso il sistema di depurazione civile, ha, infatti, l’obiettivo di ridurre gli scarichi diretti nel reticolo idraulico secondario e quindi di migliorare l’impatto del servizio idrico integrato sull’intero ambiente circostante.
Il progetto (che ha interessato il Comune, il Genio Civile della Regione, la Soprintendenza dei Beni Culturali e la Provincia), è stato suddiviso in tre parti.
La prima, cominciata a marzo, consisteva nella realizzazione di due tratti di nuova condotta fognaria, per una lunghezza complessiva di circa un chilometro. La seconda parte ha riguardato invece la realizzazione di una stazione di sollevamento fognario in via di Ponte Maggiore: qui i lavori sono in dirittura di arrivo, dopo gli inevitabili rallentamenti per le copiose piogge in primavera e in questo inizio di autunno. Il terzo lotto dei lavori (che vede la contestuale acquisizione delle aree private necessarie) è appena cominciato, e comporta la realizzazione degli ultimi due tratti di fognatura, per una lunghezza di ulteriori 1000 metri, tra via Sottomonte e via della Chiesa.
Oltre all’estensione della rete fognaria, in via Sottomonte è previsto il rifacimento di un tratto di condotta idrica: quella esistente sarà sostituita tramite due condotte in ghisa sferoidale (della lunghezza di circa 420 metri ciascuna), posate in un unico scavo, grazie alle quali sarà possibile separare il sistema di adduzione da quello di distribuzione, ottimizzando il funzionamento del sistema e migliorando il servizio.
Massimo Stefanini