Nuovo stadio? Al Tar. L’Aurora Immobiliare non accetta la bocciatura e annuncia un ricorso

La società capofila del raggruppamento attacca duramente il Comune "Richieste di danno conseguenti alle ingenti somme già spese..." .

Nuovo stadio? Al Tar. L’Aurora Immobiliare non accetta la bocciatura e annuncia un ricorso

Nuovo stadio? Al Tar. L’Aurora Immobiliare non accetta la bocciatura e annuncia un ricorso

L’Aurora Immobiliare, capofila del progetto per il nuovo Porta Elisa, non ci sta. Dopo la bocciatura finale da parte degli uffici comunali del progetto definitivo per la realizzazione del nuovo stadio della città (per un costo vicino ai 50 milioni di euro), l’azienda capofila del raggruppamento di imprese (tra cui figura la stessa Lucchese calcio, in verità da tempo molto fredda verso il progetto) ha preannunciato addirittura un ricorso al Tar.

La Aurora Immobiliare contesta la ricostruzione fornita alla fine della scorsa settimana dallo stesso sindaco Mario Pardini e dagli assessori allo Sport e ai Lavori Pubblici, rispettivamente Fabio Barsanti e Nicola Buchignani che avevano parlato espressamente di un progetto senza un adeguato e tranquillizzante Piano economico-finanziario, oltre che di una lunga serie di omissioni in merito alle prescrizioni che la Conferenza dei servizi, sin dal lontano 2022 aveva imposto ai progettisti.

"Siamo dispiaciuti della decisione del Comune che priva la città e la squadra di una grande opportunità - dichiara in una nota Antonio Ciuffarella per l’Aurora Immobiliare – è la prima volta che un Comune sostiene che un’opera realizzata con fondi interamente privati non è sostenibile economicamente, nonostante il Piano Economico e Finanziario del Progetto sia stato asseverato secondo legge da un ente abilitato, certificandone così la sostenibilità. Alcune delle richieste del Comune erano irrealizzabili ed illegittime e pertanto abbiamo proposto di prorogare i termini, ma di fronte al secco diniego del Comune ho già dato mandato ai nostri legali di impugnare gli atti presso il Tar della Toscana, con tutte le richieste di danno conseguenti alle ingenti somme già spese ed a quelle che il Progetto avrebbe generato".

Dunque, alla base della scelta di ricorrere al Tar sarebbe la mancata proroga (erano stati richiesti ulteriori 150 giorni) per la presentazione di tutti i punti che per il Comune e i suoi legali non erano stati adeguatamente sviscerati. Aurora, in ogni caso, si tira fuori da qualunque ipotesi di un progetto di dimensioni ridotte dopo che la sua ipotesi di project financing è stata respinta.

"Sicuramente - conclude la nota di Antonio Ciuffarella - un progetto di ristrutturazione minimale dello stadio non è di nostro interesse e questo sì che sarebbe insostenibile senza fondi pubblici. La nostra proposta progettuale prevede un impianto di ultima generazione, degno di una città che abbia ambizioni di crescita, di sviluppo, di servizi per la città e di sostenibilità per la squadra di calcio, una città come Lucca merita questo".

Intanto sul fronte dell’amministrazione comunale (nella foto di Alcide il sindaco Pardini e l’assessore allo sport Barsanti) nessuna risposta ufficiale per il momento a questo duro attacco, che verrà successivamente valutato, a quanto sembra di capire, sulla base delle eventuali mosse legali che dovessero essere portate avanti dall’Aurora Immobiliare. Una cosa è certa, comunque, ovvero che il Comune non intende proseguire con questo progetto e non lo farà neppure dietro la minaccia di azioni legali.

F.Vin.