
Cifre che portano la raccolta differenziata oltre i 3,7 milioni di tonnellate annue "A ‘reggere’ l’intera filiera sono i comportamenti dei singoli cittadini".
LUCCACon oltre il 92 per cento di imballaggi cellulosi riciclati, l’Italia ha già di gran lunga superato l’obiettivo europeo del 2030, fissato all’85 per cento. In media, secondo il report pubblicato da Comieco, la raccolta di carta e cartone riesce infatti a intercettare 64 chilogrammi di materiale da ciascun cittadino, fino a toccare gli 81 chili in provincia di Lucca, che con un totale di 1,2 milioni di tonnellate è il comprensorio più virtuoso su scala nazionale. È anche per questo che la città nel 2025 è stata eletta dal Consorzio ‘Capitale del riciclo di carta e cartone’, e proprio ieri a Palazzo Guinigi si è aperta la quinta edizione della ‘Paper week’ con un incontro che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica.
Al centro dell’appuntamento, dal titolo ‘Raccolta e riciclo di carta e cartone. 40 anni di economia circolare a servizio del Paese’, uno studio di NeXt Economia e Fondazione Symbola sul valore delle relazioni nella filiera della raccolta differenziata di cellulosa all’interno del sistema consortile. Se quarant’anni fa fu l’intuizione di 12 imprenditori all’avanguardia a riunirsi nel nome del riciclo e della sostenibilità, oggi la rete Comieco, può vantare più di 3mila aziende socie, tra produttori di imballaggi, trasformatori, recuperatori, impianti in gestione e cartiere dedicate al riciclo. Un vero e proprio sistema economico, industriale e civico talmente efficiente da essere in grado di sviluppare un effetto moltiplicatore sugli investimenti e sul benessere dei cittadini. Benefici, che oggi, grazie allo studio, possono essere quantificati.
Secondo la ricerca condotta dagli esperti e illustrata nel corso del convegno, la rete di economia circolare costruita attorno al riciclo di carta e cartone in Italia determina un ritorno degli investimenti fino al 688 per cento. In sostanza per ogni euro investito nella filiera, attraverso il contributo ambientale Conai, si crea un valore di poco meno di sette. E in questo il Consorzio rappresenta un vero e proprio ‘catalizzatore, in grado di attivare e connettere competenze in un modello relazionale – calcolato attraverso un indice che integra la fiducia, la capacità di fare rete, il livello di innovazione condivisa e la qualità dei rapporti con i soggetti coinvolti – il cui valore si attesta al 72 per cento. Una ‘densità’ di interazioni che si traduce in un dividendo relazionale che tiene conto di tre componenti specifiche: l’effetto di creazione di mercato pari a 170 milioni di euro, il surplus del consumatore pari a 36 milioni di euro e il valore della CO2 evitata, il cui valore oscilla tra i 441 milioni di euro l’anno e i 2,7 miliardi.
Valore economico e impatto sociale, dunque,, per una rete – quella di Comieco – che in 40 anni si è allargata arrivando a servire oltre il 95 per cento delle persone e circa il 90 per cento dei Comuni, per 2,5 miliardi di euro erogati dal 1998 a oggi alle amministrazioni locali convenzionate, tra le quali rientra anche Lucca. Cifre che portano la raccolta differenziata a superare i 3,7 milioni di tonnellate l’anno, con il riciclo di oltre il 90 per cento degli imballaggi di carta e cartone immessi al consumo. Una filiera virtuosa che vede l’Italia prima in Europa per riciclo di rifiuti, con conseguenti ricadute anche sul piano ambientale che portano a risparmiare oltre 16 milioni di tonnellate di petrolio all’anno e circa 55 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti.
Ma a ‘reggere’ l’intera filiera sono, prima di tutto, i comportamenti dei singoli cittadini: per questo durante la ‘Paper week’, e quindi fino al 13 aprile, in tutta Italia saranno organizzati mostre, incontri e laboratori mirati a promuovere le buone pratiche del riciclo di carta e cartone, con gli studenti che potranno visitare impianti e cartiere. Lucca sarà protagonista con circa due eventi al giorno, tra workshop sugli Origami e caccia al tesoro.
Jessica Quilici