
Scoppia il caos per una multa elevata da un controllore (Foto d’archivio)
Lucca, 4 novembre 2017 - Un semplice viaggio in autobus per tornare a casa a Capannori si trasforma in una vicenda giudiziaria che finirà all’attenzione di un magistrato. L’episodio è accaduto sulla linea 6, davanti alla stazione ferroviaria. Protagonista un ragazzo che sale a bordo del mezzo, munito regolarmente di biglietto, ma che non riesce ad obliterarlo a causa del mancato funzionamento della macchinetta. Il giovane, secondo il racconto del padre del ragazzo, si rivolge all’autista dell’autobus, chiedendo spiegazioni e dal conducente riceve rassicurazioni sul fatto che non sarebbe stato multato. «Peccato però – continua il padre del ragazzo – che qualche fermata più tardi salga davvero sul mezzo il controllore, che vedendo il biglietto di mio figlio non obliterato, decide di multarlo». Inutili i tentativi del giovane di spiegare l’accaduto: la macchinetta, infatti, nel frattempo era tornata in funzione. «Anche gli altri passeggeri hanno preso le difese di mio figlio – prosegue il genitore – ma il controllore non ha voluto sapere ragioni, comminando una sanzione da 60 euro».
IL CASO si arricchisce di un ulteriore particolare: durante il viaggio il conducente aveva avvisato i passeggeri che l’obliteratrice era tornata in funzione. «Ma mio figlio – spiega il genitore – aveva le cuffie e quindi con la musica non poteva sentire l’invito dell’autista. Anche gli altri passeggeri hanno preso le difese di mio figlio, ma il controllore è rimasto fermo sulla sue posizioni». L’accaduto non è andato proprio giù al padre del ragazzo, che non solo ha reso pubblica la storia, ma è passato anche alle vie legali. «La responsabilità è dell’autista – accusa – che oltre a non aver attivato l’obliteratrice nei tempi utili stabiliti, ha omesso di apporre la propria firma sul biglietto, come da regolamento. E in più ha consigliato a mio figlio di andare a sedersi senza addirittura mettersi in mezzo con la dovuta efficacia, al momento della scrittura del verbale del suo collega. Il controllore, dal canto suo, non ha valutato con professionalità e serenità la situazione, sbagliando peraltro l’ora della multa».
SI FINIRA’ così davanti a un giudice. «Denunceremo l’autista per il mancato svolgimento delle funzioni che sono previste in questi casi e il controllore per l’eventuale abuso di potere e il danno economico e morale provocato ad un utente in regola, avendolo di fatto accusato pubblicamente e di fronte a testimoni, di illecito amministrativo. Tali fatti saranno anche inviati alla Regione Toscana in qualità di responsabile della regolamentazione dei trasporti pubblici della nostra regione».