REDAZIONE LUCCA

Olio, Fausto Borella scelto come consulente per il maxi progetto dello sceicco

Il Maestrod’olio lucchese collaborerà con Sua Altezza Reale Al-Qasimi Ruler di Ras al Khaimah, fiorente e splendido emirato arabo: “A febbraio il suo staff qui a Lucca per studiare oliveti e frantoi”

L'incontro con lo sceicco Sa’ud Bin Saqr Al-Qasimi

Lucca, 24 gennaio 2024 – Fausto Borella, Maestrod’olio lucchese, insegna l’olio di eccellenza allo sceicco degli Emirati Arabi Uniti. Sembra la trama di un “cinepanettone“, ma invece è pura realtà e il coronamento di una vita dedicata alle eccellenze gastronomiche. Dopo ventiquattro anni di guide, eventi, seminari e collaborazioni in Italia e all’estero, per Borella questa è forse la soddisfazione più grande; diventare il consulente di Sua Altezza Reale lo sceicco Sa’ud Bin Saqr Al-Qasimi, governatore di Ras al Khaimah, uno dei Paesi emergenti degli Emirati Arabi Uniti.

Tutto è cominciato a metà novembre, quando durante la settimana della cucina italiana nel mondo, l’Ambasciatore italiano ad Abu Dhabi, Lorenzo Fanara ha invitato il Maestrod’olio Borella, per alcune serate sull’olio, durante la cena di gala a Dubai a Palazzo Versace, e in altre giornate dedicate alla presentazione dei prodotti di eccellenza nel mondo. L’ultima serata, era in onore di Sua Altezza Reale Al-Qasimi, Ruler di Ras al Khaimah, fiorente e splendido emirato, distante solo un’ora di auto da Dubai.

In quell’occasione il padrone di casa l’Ambasciatore Fanara, ha presentato allo Sceicco il Maestrod’olio Borella, esaltandone le qualità comunicative e dimostrando, che sapeva, attraverso la sua decennale esperienza, trasformare un olio discreto in un olio extravergine di eccellenza. “E’ stato quasi un colpo di fulmine” - racconta Fausto Borella - lo Sceicco Al-Qasimi, non faceva che assaggiare con curiosità gli oli che avevo selezionato dall’Italia con cura e gli avevo portato da degustare. Mi chiedeva quale fosse l’acidità migliore e quali le varietà da piantare tra le montagne di Ras al Khaimah, dove tra un’altitudine di 1.900 metri sul livello del mare, e un’escursione termica di quasi venti gradi, tra il giorno e la notte, le cultivar di olivo italiane attecchivano molto bene”.

Da quell’incontro , lo sceicco ha inviato Borella a vedere con i propri occhi e camminare in prima persona i suoi oliveti, immergendosi così in una tre giorni all’insegna di visite sul campo, in frantoio e degustazioni tecniche, non solo con tecnici agronomi della Famiglia Reale, ma anche con il suo diretto amministratore. Da qual momento, non solo Borella è tornato nel Paese medio orientale, ma dal 18 al 22 febbraio una delegazione di Sua Altezza Reale, farà visita in Italia e in particolare a Lucca, dove Fausto Borella farà da guida agli ingegneri agronomi e agli specialisti, per capire quali siano gli strumenti, i frantoi e le tecnologie italiane più avanzate, per far creare un olio di eccellenza.

Questo gemellaggio agricolo tra l’Italia e Ras al Khaimah, non si ferma solo alla creazione di un grande olio, ma dato che nell’emirato, lo sceicco ha fatto piantare anche migliaia di mandorli e melograni, oltre che a ettari sperimentali di vigneti, la collaborazione con Borella si allargherà fino a far conoscere le migliori tecnologie italiane, per produrre prodotti con i frutti arabi, quali creme da spalmare, cosmesi e vino made in RAK ma di ingegno italiano. Un grande esempio di intesa e proficua collaborazione tra due paesi amici, grazie anche alla preziosa lungimiranza dell’ambasciatore Fanara, che ha fatto della sua missione di rappresentante italiano negli UAE, uno stile di vita.

P.Pac.