REDAZIONE LUCCA

Nessuna caduta o malore. È omicidio. Uomo ucciso in ditta con un colpo di pistola, un arresto. Mistero sul movente

Kaja Artan è stato trovato morto nella cartiera Smurfit Kappa di Lunata. Marian Tepa, 50 anni e residente a Capannori, è stato portato nel carcere “San Giorgio” a Lucca

La cartiera Smurfit Kappa di Lunata (Foto Alcide) dove è stato ucciso Kaja Artan (nel riquadro)

La cartiera Smurfit Kappa di Lunata (Foto Alcide) dove è stato ucciso Kaja Artan (nel riquadro)

Capannori (Lucca), 10 gennaio 2025 – C’è un arresto per l’omicidio di Kaja Artan, il 53enne di origini albanesi, trovato morto la sera di martedì 7 gennaio nel piazzale della cartiera Smurfit Kappa di Lunata. All’inizio, sembrava si fosse trattato di un incidente sul lavoro, poi di un malore fulminante. Invece la sera di giovedì 9 gennaio i carabinieri del nucleo investigativo di Lucca hanno confermato: si è trattato di un omicidio. Artan è stato ucciso con un colpo di pistola sparato a distanza ravvicinata. 

L'entrata della cartiera Smurfit Kappa di Lunata (Foto Alcide)
L'entrata della cartiera Smurfit Kappa di Lunata (Foto Alcide)

L’uomo arrestato è Marian Tepa, 50 anni di origini albanesi ma residente a Capannori. È stato portato nella notte nel carcere “San Giorgio” a Lucca. Il gip deve ancora fissare l'interrogatorio di garanzia alla presenza del difensore, l'avvocato Mara Nicodemo. 

È stato lo stesso 50enne a confessare il delitto. L’uomo si è infatti presentato dai carabinieri assumendosi tutte le colpe. Ma al momento è tutto quello che ha dichiarato ai carabinieri. Al momento inoltre non è stata ancora ritrovata la pistola utilizzata per l’omicidio di Artan. Sotto choc i colleghi della vittima.  

Sarà l'autopsia affidata al medico legale Ilaria Marradi a dare ulteriori delucidazioni su quanto realmente accaduto. Intanto i carabinieri, dopo aver effettuato ulteriori sopralluoghi alla Smurfit, indagano sul possibile movente: si scava su presunte vecchie ruggini fra i due connazionali dovute a motivi di gelosia.