Lucca, 15 novembre 2024 – Servirà ancora qualche giorno per l’autopsia sulla salma di a Luca Cavati, l’operaio 69enne nato a Pescia e residente a Spianate morto martedì mattina nel piazzale della cartiera “Modesto Cardella“ sotto le ruote di un grosso carrello elevatore. I primi atti, infatti, sono arrivati nella mattinata di ieri in Procura, primo passo per arrivare all’esame sul corpo dell’uomo. Il magistrato di turno, la dottoressa Lucia Rugani, ha deciso di affidare al medico legale Stefano Pierotti l’incarico di effettuare l’autopsia sulla salma. L’esame sarà eseguito probabilmente all’inizio della prossima settimana, e servirà a cercare elementi utili a ricostruire la dinamica della tragedia e anche ad escludere l’ipotesi di un eventuale malore precedente l’incidente stesso.
L’aspetto chiave, adesso, riguarda l’organizzazione della sicurezza del piazzale esterno dove è avvenuto il fatale incidente. Sarà necessario capire, infatti, se il muletto avrebbe dovuto seguire un percorso specifico e se lo stesse percorrendo, come se fosse presente una zona pensata per i pedoni. Sono in corso degli accertamenti specifici per fare luce su questo aspetto, che sicuramente potrà fugare alcuni dubbi e dare un quadro più chiaro della situazione.
La dinamica in teoria è abbastanza chiara: una fatale manovra in retromarcia del muletto carico di presse di carta, pesante oltre 3 tonnellate. Ma nulla può essere dato per scontato e va ricostruito. Accertato che il 58enne senegalese alla guida del carrello elevatore, dipendente di una cooperativa esterna, aveva un regolare patentino per la conduzione del mezzo. Al momento l’uomo è l’unico indagato per omicidio colposo, ma l’inchiesta è solo agli inizi e molti elementi devono essere ancora vagliati. Nel corso dei prossimi giorni potrebbero esserci anche altre figure a essere attenzionate.
I tecnici dell’Asl e dell’Ispettorato del Lavoro devono verificare ad esempio se sono state seguite correttamente le procedure di sicurezza, a partire dai percorsi autorizzati per chi utilizza i carrelli elevatori e per chi percorre a piedi l’area aziendale. Per questo, e per i tanti altri aspetti ancora al vagli odegli inquirenti, saranno importanti le immagini delle telecamere di sorveglianza, già in possesso della Procura.