Promossa dall’amministrazione comunale di Piazza al Serchio, Associazione Nazionale Partigiani Italiani (Anpi) e Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea (Isrec), domani, vicino a Cogna di Piazza al Serchio, lungo la strada comunale che collega il paese a Sant’Anastasio, si terrà la cerimonia dell’80° anniversario dell’eccidio di sei civili, detenuti nel carcere di Camporgiano in quanto legati alla resistenza, fucilati il 1 febbraio 1945, dai soldati della Repubblica di Salò, per rappresaglia dopo l’uccisione del soldato Giuseppe Grignoli, 19 anni, appartenente alla Divisione alpina "Monterosa", avvenuta qualche giorno prima.
A perenne memoria della rappresaglia, sul luogo della fucilazione, nel 1956, fu eretto un monumento, mantenuto poi in perfetto decoro dal Gruppo Alpini di Piazza al Serchio. Alle 11, sarà celebrata la Santa Messa in suffragio dei caduti e la posa di una corona. Seguiranno gli interventi del presidente dell’Anpi Val di Serchio-Garfagnana Carlo Giuntoli, del presidente dell’Isrec della Provincia di Lucca Mario Regoli, del presidente Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani, del sindaco del Comune di Piazza al Serchio Andrea Carrari, del consigliere regionale Mario Puppa. In caso di maltempo, la cerimonia si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Cogna.
Quel giorno persero la vita Alfredo Ferrari di 41 anni, Cesare Ferrari di 38, Amerigo Pedrini di 50, tutti e tre di Roggio di Vagli Sotto, Giovanni Samassa di 45 anni e Agostino Talani di 46, ambedue di Sillano, Adriano Tardelli di 50 anni di Fabbriche di Careggine, quest’ultimo conosciuto come "Baionetta", staffetta del 3° Battaglione della Brigata Garfagnina, guida a coloro che passavano il fronte, civili, militari inglesi e americani, portatore di ordini della Divisione "Lunense" verso gli Alleati.
Di quel giorno resta una precisa relazione di Don Giuseppe Mentucci, allora parroco di Sant’Anastasio, che assistette spiritualmente i condannati a morte, depositata all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea della Provincia di Lucca.
Dino Magistrelli