Lucca, 24 ottobre 2019 - Forse si era stufata dal suo inquilino. Oppure lui, un uomo di origine siciliana, non era stato puntuale nel pagare l’affitto. Fatto sta che la padrona di casa, una 40enne italiana, M.I., non è andata tanto per il sottile. E, sapendo che l’uomo era partito dalla Lucchesia per una settimana per festeggiare il suo compleanno dai parenti in Sicilia, ha pensato bene di riprendersi casa. Con un piano a sorpresa che risale al 2013 e che, pochi giorni fa, le è costato una condanna in primo grado per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e violazione di domicilio. La donna infatti, dopo la partenza dell’inquilino, ha chiamato i vigili del fuoco di fronte all’abitazione affittata. La richiesta al 115: «Apritemi la porta ho perso le chiavi». Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, la donna è riuscita a entrare in casa. Ma non si è fermata lì. La 40enne ha anche telefonato a una ditta di traslochi per far imballare gli arredi dell’inquilino. Con l’intenzione di farli spedire. A fermarla sono stati i familiari dell’inquilino che si sono accorti del blitz non autorizzato. Lì è scattata la denuncia con l’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e violazione di domicilio. Dalla ragione, la donna è passata al torto. Il giudice monocratico Matteo Marini l’ha condannata a 8 mesi e un giorno con sospensione della pena. I legali della donna hanno annunciato di ricorrere in appello. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CronacaLui non paga, lei sfonda la porta: padrona di casa condannata a 8 mesi