A vederla anche Billie Jean King, un monumento del tennis, non solo quello giocato (12 titoli Slam di cui 6 Wimbledon) che l’ha ammirata sinceramente. Oggi Jasmine Paolini potrebbe compiere l’impresa sportiva più importante di tutti i tempi da parte di un/una lucchese, sport di squadra compresi, dove forse solo lo scudetto del basket femminile Le Mura può competere con quanto potrebbe accadere. Oggi alle 15 la campionessa di Bagni di Lucca sfida sul centrale, il tempio del tennis, nel torneo più glamour di tutti, la ceca Barbara Krejcikova, classe 1995, originaria di Brno, vincitrice in singolare degli Open di Francia al Roland Garros nel 2021, oro olimpico a Tokyo in doppio e Grande Slam centrato sempre in coppia con la Siniakova, ex numero 2 del Mondo nel 2022. I precedenti? Solo uno, qualificazioni Open D’Australia 2018. Troppo lontano nel tempo. Vi spieghiamo perché la Paolini può vincere. Già svelato il segreto di questo 2024 (Renzo Furlan che la allena a tempo pieno, il lavoro del preparatore Andrea Bracaglia, il doppio giocato con Sara Errani), c’è un aspetto che è fondamentale.
Jasmine lotta, combatte, punto su punto, senza pensare a chi ha davanti. La sua forza mentale l’ha condotta al trionfo contro Vekic, forse superiore in alcuni frangenti ma che ha avuto due crisi di pianto. La Paolini replica con il sorriso e dopo aver giocato a Cluj Napoca o a Bad Wutterberg, apprezza e si gode il centrale di Wimbledon. E questo fa la differenza. "La pallina è la mia nemica e la devo respingere di là dalla rete", così Jimmy Connors, uno dei più forti di tutti i tempi e così anche Paolini.
Jimbo fu portato su un campo da tennis dalla madre che ne volle fare il numero uno, Jasmine, invece, ha avuto la prima racchetta dallo zio Adriano e dal papà Ugo. Male che vada, Jas sarà numero 5 delle classifiche mondiali da lunedì. Questa è già una certezza. Ma se dovesse vincere, guadagnerebbe altri 1290 punti e supererebbe la Rybakina, sconfitta in semifinale proprio dalla Krejcikova e che ne ha 800 di vantaggio di punti, ma senza poterli incrementare. Quindi Paolini potrebbe eguagliare Francesca Schiavone, l’italiana più in alto di sempre nel ranking WTA, numero 4 nel 2011. Poi ci sono le due finali nella stessa annata, Parigi e Londra, non accadeva dal 2016 con una certa Serena Williams.
Finale che significa 1.662.000 euro in più sul conto corrente, 3.206.000 in caso di successo. Numeri che rappresentano una curiosità, l’aspetto sportivo è senza dubbio quello prevalente. Il rovescio della lucchese può mettere in difficoltà la ceca, con l’allieva di Furlan che dovrà performare la miglior percentuale possibile di prime al servizio. In teoria sarebbe stata più difficile la Rybakina. Anche gli astri tifano per Jasmine che poi punterà il mirino sulle Olimpiadi, in singolare e in doppio.
Massimo Stefanini